Il ministro del lavoro Elisa Fornero si è detta “rassicurata” sul futuro degli investimenti in Italia da parte della Fiat. Le sono bastate le parole dell’amministratore delegato Sergio Marchionne  e del presidente John Elkann. Entrambi andranno a rassicurare anche il premier Mario Monti a palazzo Chigi, venerdì 16 marzo.  Tecnicamente, è un governo sempre più sorprendente: vada che si senta “rassicurato” anche se molti lavoratori degli stabilimenti Fiat – la maggior parte in lunga cassa integrazione – non lo sono  e il 9 marzo tanti di loro lo diranno in piazza a Roma. Ma come fa a sentirsi “rassicurata” Fornero se non lo è nemmeno lo stesso Marchionne, che parlando con la stampa raddoppia il numero delle fabbriche a rischio chiusura – due e non più una, su cinque – se la sua strategia d’export verso il Nordamerica fallisse?

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