La nuova Peugeot 208 merita un paio di note di attenzione. Nel cruciale segmento B cui appartiene, raramente succede qualcosa, tutto è scontato. Ma su questa Peugeot, no. Per intenderci: se prendete la Volkswagen Polo, il modello di maggiore successo, tutto è ragione allo stato puro, con soluzioni costruttive di qualità in alcune casi costose, come furbescamente riproduce lo spot in onda. Perfino il design è apparentemente banale: niente fronzoli, perà ha aria da Golf in scala, dunque tanti mi piace come su facebook.  Ma torniamo all’ultima Peugeot. Nelle scorse settimane ho guidato una 208 (versione 1.6 HDI 92 cavalli cinque porte) e vi ho trovato, al contrario della Polo, due vere novità. La prima è  la riprogettazione del posto guida. Il quadro strumenti è stato rialzato: va letto sopra la corona del volante e non in mezzo. Sembra una sciocchezza, ma non lo è. Perché così ci si distrae meno alla guida ed è quasi più rilassante. Difficile da spiegare, bisogna provare e farci l’abitudine: la regolazione del volante, di dimensioni più piccole (utile in manovra) va accompagnata a quella del sedile in altezza.  Qualcuno potrebbe lamentare che, per guardare bene sopra il volante, la corona può toccare le gambe. Forse per guidatori di bassa statura? In concessionaria, semmai, perdete un po’ di tempo a provare, vale la pena. C’è però un neo, almeno sulla versione Allure da me guidata. La fascia di plastica lucida che scorre sotto gli strumenti e su parte della plancia, in determinate condizioni di sole riflette, riducendo la visibilità della strumentazione. Il cruscotto è per altro bello, un po’ motociclistico con grafica stilizzata, con a fianco lo schermo del mavigatore in posizione prominente e a portata di dita. La seconda cosa che mi ha colpito di questa nuova Peugeot è il sistema di Start&stop, per consumare meno in città. Ormai lo usano tutti, perfino le Porsche, a me in genere disturba. Ma devo ammettere che il sistema della 208 è molto efficace. Entra in funzione immediatamente e spegne addirittura in fase di rilascio prima del semaforo, se ci arrivate in folle, ovviamente senza staccare funzioni chiave come clima o servosterzo. Non mi dilungo oltre: nel complesso, l’auto va bene, è più compatta della 207 (sotto i 4 metri),  ma con qualche centimetro in più per chi siede dietro. Facile e sicura da guidare, fra cambio, frizione e freni, voto massimo per gli ultimi.

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