Rieccolo, direttamente da Puebla, Messico, il Maggiolino della Volkswagen terza generazione, il nome con cui è stato chiamato nella versione originale (e Beetle senza New sarà per gli anglosassoni). Se avete intenzione di comprarlo, non leggete quel che segue. Perché il Maggiolino è un’auto che si desidera con l’anima e con il cuore, per il quale non si dovrebbe pensare a calcoli, spread o al rigore. Sempre, naturalmente, che di questi tempi bui si abbia la possibilità di tirar dritto.
Non sembra cambiato molto nelle strategie di marketing rispetto a come il celebre creativo ingaggiato dalla Volkswagen, Bill Bernbach, lo impose all’America negli anni ’60: design e ancora design. Il Maggiolino di oggi ritenta la stessa strada, strizzando l’occhio ai nostalgici o a chi si vuole distinguere. In effetti quest’auto non ha eguali. Meccanicamente deriva dalla Golf, di cui è meno curato e meno pratico. Stilisticamente, è più lungo di 15 centimetri del New Beetle e si ispira all’originale, con montanti anteriori e parabrezza quasi verticali, tetto piatto per dare più centimetri alla testa dei passeggeri posteriori, citazioni all’interno come il cassetto verticale. Personalmente, lo trovo però meno attraente del New Beetle, tutto archi e qualche insensatezza, come l’enorme quanto inutile spazio sopra la plancia. Sparisce il portafiori, un ingenuo ammiccamento al passato (?), ma anche unico nel suo genere: la plancia è adesso più moderna, funzionale e un po’ fredda. Lo spazio a disposizione è più o meno quello del modello precedente, dunque comodi davanti e scomodi dietro. La vera novità sta tutta nel bagagliaio, diventato capiente (si parte da 310 litri), prima era inesistente. Su strada, ho guidato la versione 1600 TDI 105 cv, cambio manuale 5 marce, sobria, giusta e senza controindicazioni a meno che abbiate molta molta fretta. Per correre davvero, pensate al benzina 2 litri con 200 cavalli. Ma in cambio vi beccate anche uno spoiler posteriore inguardabile. Chissà perché l’hanno messo negli spot.
[…] Un film. Qualche giorno fa, decido di andare a vedere ed eventualmente comprare una Volkswagen New Beetle usata. Macchina che mi ha sempre intrigato, di sinistra benché la prima fosse stata ordinata da Hitler, abbastanza inutile con la sua architettura che ricalca il Maggiolino originale, grande fuori e piccola dentro, bagagli da dimenticare. Però mi piace. Molto più dell’attuale Beetle o Maggiolino, che mai comprerei anche se più razionale. […]