La notizia non è che Thomas Sedran sia il quinto (se ricordo bene) amministratore delegato della Opel in tre anni, ma la sua provenienza. Sedran, nominato ad interim per ora,  è stato chiamato a rimettere sopra la linea di galleggiamento il braccio europeo della Gm, missione complicata da una serie di rossi di bilancio che fanno paura: Gm Europe ha perso 14 miliardi di dollari negli ultimi dodici anni. Sedran non è un manager qualsiasi né un manager interno al gruppo, perché fino all’1 aprile scorso è stato un consulente di AlixPartners, società specializzata nell’automotive e nell’aeronautica. Nei mesi scorsi avevo raccolto (e qui scritto) voci critiche sul ruolo dominante di AlixPartners dentro il gruppo americano  E’ questa società che di fatto guida la ristrutturazione della Gm dopo la bancarotta pilotata del 2009, avendo buon gioco nel mettere da parte – tra l’altro – manager dell’auto che hanno fallito. Unconflitto tra il committente e il consulente sembra esploso adesso dentro la controllata europea. Karl Friedrich Stracke si è dimesso da amministratore delegato della Opel nei giorni scorsi a sorpresa, dopo che soltanto il 28 giugno scorso aveva ottenuto il via libera dal consiglio di amministrazione al suo “piano strategico”, di cui per altro molto poco era stato comunicato. Non si molla il volante così dopo due settimane, se non costretti. La missione di Sedran – seppure ad interim  e nel caso restasse  – è apparentemente un libro aperto: tagliare tagliare tagliare, poi forse vendere. Per il prodotto, che non è il suo mestiere (e su cui la Opel ha continuato a investire anche durante la crisi), si vedrà.

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