Il titolo Fiat è precipitato alla borsa di Milano, -4,99 nonostante i mercati da due giorni reagiscano bene all’ipotesi di accordo sul fiscal cliff tra democratici e repubblicani e sui soldi in arrivo per la Grecia. Ma il segno per il Lingotto è un altro e lo ha dato al mattino un servizio di Bloomberg: il titolo Fiat ha perso circa il 18% del valore dopo il nuovo piano presentato il 30 ottobre da Sergio Marchionne. Quello, per intenderci, che sostituisce Fabbrica Italia. I mercati , dice in particolare Bloomberg, temono che Marchionne abbia bisogno di molti più soldi per completare l’acquisizione di Chrysler,da 1,6 a 2,9 miliardi secondo un analista di Ubs, a scapito del salvataggio del gruppo italiano in Europa.  L’ad ha un contenzioso legale davanti a una corte del Delaware contro Veba sul prezzo da pagare.

In quest’ottica si capisce meglio perché Marchionne abbia parlato improvvisamente ai mercati l’altro giorno, quando – non interrogato – ha ribadito di non aver bisogno del cash della Chrysler per tirare dritto. Il problema è che, se anche ne avesse bisogno, non può metterci su le mani finché l’operazione americana non sarà portata a termine, come da accordi siglati nel 2009. Il 2014 è l’ultima deadline annunciata per la fusione. Aggiungo che nell’anno mobile, il titolo Fiat Spa ha comunque perso il 13,79.

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