La Ford Fiesta si rinnova puntando dritto sulla tecnologia e sulla disponibilità della più ampia offerta in Europa di motori a minor impatto ambientale, sette hanno emissioni al di sotto dei 100 grammi per chilometro di anidride carbonica. Un buon modo per re-iniziare, considerando che le novità estetiche sono poche e che il prodotto ha di base una sua indubbia qualità, in rapporto anche al prezzo.

MyKey è la novità delle novità sul piano tecnologico. Si tratta di una tecnologia attraverso cui si possono configurare alcuni parametri dell’auto intervenendo su una speciale chiave di accensione del veicolo.  La Ford vende il prodotto come un atout per i genitori, che possono programmare l’auto per i propri figli limitando la velocità massima,  il volume dello stereo (fino a escluderlo in caso di cinture non allacciate), impedendo la disattivazione delle tecnologie di sicurezza (come l’Esp) e di assistenza alla guida. Prémiere europea di un sistema già in uso negli Stati uniti e che la Ford promette di estendere a tutta la gamma entro il 2015.

La missione del costruttore è dichiarata: venire incontro all’ansia di molti genitori quando prestano la propria auto ai figli neopatentati o con poco esperienza, sperando di limitare i rischi di incidenti legati per esempio all’alta velocità e più in generale all’incoscienza. Missione politicamente corretta, con il dubbio di poi:  MyKey è la tua chiave, papà? Siccome non ci ascoltano quasi più, imponiamo loro un “tarocco” a fin di bene? Non è un po’ come concedere ai più piccoli Facebook  e copiarsi di nascosto la password per controllarli? (io non l’ho mai fatto, sia chiaro).  Da padre, brava Ford. Da uomo di comunicazione, Ford rischia.  Da ex neopatentato, forse mi incazzerei ma è pur sempre meglio vedere cammello che restare a piedi. O no?

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