La Fiat Punto celebra in aprile 20 anni di vita insieme a Melfi, lo stabilimento nato per lei. E’ un compleanno triste, però, perché a quel che mi risulta è destinata a non essere più prodotta per lasciare il posto nel segmento B a un altro modello. Dopo una storia più che onorevole: è stata venduta in oltre 8,7 milioni di unità in tutta Europa, a lungo best seller in Italia e in ottima posizione sugli altri mercati del Vecchio Continente.  Ma il suo declino è raccontato dai numeri: nel 2012 è stata venduta in sole 134.000 unità in Europa (restando tra le top ten), scendendo dalle 201.691 del 2011, dalle 257.357 del 2010, dalle 324.186 del 2009.

A Melfi c’è la cassa integrazione a rotazione per tutti i lavoratori, annunciata da Sergio Marchionne nel dicembre scorso poco dopo la visita in fabbrica del presidente del consiglio Mario Monti. Scelta motivata sia in previsione di volumi ancora più bassi quest’anno, sia per il cambiamento delle linee dove si produrranno dal secondo semestre del 2014 due nuovi mini-suv, la Fiat 500X e uno con marchio Jeep, a fronte di un investimento di quasi un miliardo di euro.

Il futuro della Punto sembrava assicurato ancora nel 2010, quando il progetto – commercializzazione fissata al 2013 – viene fermato: costa troppo fare da soli, si cerca senza fortuna un partner (da Mazda ad altri orientali ed europei) per condividere gli oneri di una nuova piattaforma, dato che l’ attuale è ancora quella – certo rivista e aggiornata – dell’accordo con Gm/Opel del 2002.  A quel punto, Marchionne fa di necessità virtù: il mercato è cambiato, dice,  e per far breccia nel gusto dei consumatori europei ci vuole ben altro che un classico segmento B come la Punto.

Il 30 ottobre scorso, l’amministratore delegato annuncia un nuovo piano che allora ho chiamato una Fiat senza la Fiat: solo 500 e Panda in molte declinazioni, il resto si vedrà. Ma per far girare Melfi con una capacità produttiva redditizia non basterà la produzione di due mini suv, pure destinati in parte all’esportazione oltre Oceano: serve un terzo prodotto. Non la Punto, ma – a quanto hanno fatto capire sia Marchionne in una intervista ad Automotive News Europe che il capo del marchio Olivier François in due interviste a Quattroruote e a Repubblica – il modello potrebbe essere una Fiat 500 a cinque porte più grande. O un Pandone di poco più di quattro metri. Ciao Punto, 20 anni e dirsi addio.

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