Dopo 5 anni, Mazda torna in utile e al profitto. Se le vendite sono ferme sui livelli dell’anno fiscale 2012 (che si chiude, come per tutte le aziende asiatiche in marzo) a 1,24 milioni di unità, il risultato operativo è salito all’equivalente di 449 milioni di euro, con un utile netto di 286 milioni di euro, rispetto alle perdite di 898 milioni del 2012. Numeri, a guardarli dall’Europa e dall’Italia, quasi impossibili: Mazda nel 2012 in Europa ha perso il 9,7% e il 34,8% in Italia. Meglio va in questo inizio 2013: +1,7% in Europa e +11,4% in Italia. Non sembra bastato quindi l’arrivo (finalmente) dei nuovi motori Diesel Skyactiv, più efficienti e con consumi ed emissioni più ridotte rispetto alla precedente generazione. A brillare, a vedere i dati, è solo il suv compatto CX-5 che ha raggiunto, globalmente, le 200.000 unità: 1 Mazda su 6 venduta nel mondo è una CX-5.

E allora, con vendite stabili e gamma ridotta, come ha fatto Mazda a tornare ai profitti? Nessun miracolo. Piuttosto i giapponesi devono ringraziare la nuova abenomics, la politica economica del Primo ministro Shinzo Abe che ha consentito la svalutazione dello yen, aiutando l’export delle imprese giapponesi: da agosto 2012 ad oggi, la valuta giapponese ha perso il 35% rispetto all’euro e il 24% sul dollaro. E per Mazda, che produce le proprie vetture in Giappone (almeno fino ad oggi, un’ipotesi Mirafiori, dopo l’accordo con Fiat per la roadster, sarebbe ancora in corso di valutazione) è stato possibile guadagnare, a parità di entrate e senza aumentare i volumi, in media quasi un 30% di surplus. Al resto ci ha pensato l’ormai immancabile taglio dei costi.

Ora però arriva la prova del fuoco: è difficile che il premier Abe continui a svalutare lo yen e Mazda, per mantenere (o migliorare) i risultati del 2013, sarà costretta a vendere più auto con una gamma che, soprattutto in Europa, non è più giovane (Mazda 2 e 3 in particolare). Ci riuscirà? I giapponesi ci credono: nell’anno fiscale 2014 prevedono una crescita a livello globale delle vendite dell’8%, pari a circa 1.34 milioni di unità e del 17% in Europa con circa 200.000 vetture (a spingere sarà soprattutto la Russia). Obiettivo poi per Mazda le 1,7 milioni previste per il 2016. Promesse da giapponesi. C’è da crederci.

 

 

Commenti
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    Con la nuova 3 presentata da poco, la CX-3, SUV compatto che sarà presentato nel corso del 2014 e la nuova MX-5 non fatico a crederci. Qualche ritardo per la presentazione della nuova Mazda 2, che sembra slittare nel 2015, ma se l’obiettivo è il 2016, non credo avranno problemi

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