Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat-Chrysler,  ha venduto nei giorni scorsi proprie azioni di Fiat Spa e Fiat Industrial per poco più di 4 milioni di euro e contemporaneamente ha comprato azioni della controllata americana Cnh per 4,29 milioni di euro. Lo ha rivelato Borsa Italiana. Mica male, vende italiano e compra americano. Altro che la solita tiritera sul trasferimento del quartier generale del gruppo da Torino negli Stati Uniti:  naturalmente ognuno fa dei propri beni quel che vuole, ma il messaggio di Marchionne in borsa dice molto ma molto di più sul domani e sulla direzione presa.

Marchionne si è liberato di 240.000 azioni Fiat Spa (dove sta l’auto, insomma) per un valore di 1,9 milioni e altrettante azioni Fiat Industrial per 2,11 milioni. Ha speso un po’  di più per comprarsi 100.000 azioni di Cnh, controllata americana di Fiat Industrial (trattori e macchine movimentazione terra), ma ne varrà sicuramente la pena. Entro giugno, infatti, le due entità saranno fuse in un’unica società, anzi in una holding con base in Olanda, attività operative in Gran Bretagna e quotazione a New York. Tassazione? Chissà se il fisco italiano batterà un colpo.

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