Prima erano solo chiacchiere da bar. Ora c’è la conferma dei numeri. Quelli degli americani di J.D. Power Associates e del loro IQS, Initial Quality Study, una sorta di indice di affidabilità delle nuove auto misurato negli Stati Uniti nei primi 90 giorni di vita della vettura. Uno strumento, spesso criticato ma preso a riferimento dalla stessa industria automobilistica.

Per i risultati dello studio sull’IQS 2013 (qui il comunicato stampa) di J.D. Powers, i problemi principali a bordo di un’auto arriverebbero dalla connettività. Le stesse tecnologie tanto esaltate da tutte le Case  nelle loro presentazioni (almeno alla stampa) alla rincorsa del primato “la mia è più connessa della tua”. Nell’IQS però non si parla, come si potrebbe immaginare, di problemi relativi a dispositivi più innovativi e complessi come, ad esempio, il collegamento, a distanza di km, tra smartphone e auto o piuttosto con un cloud esterno ma dei sistemi più semplici e più utili nella vita di tutti i giorni: il comando vocale e il bluetooth.

La classifica dell'indice IQS 2013 di J.D. Powers Associates per marchio
La classifica dell’indice IQS 2013 di J.D. Powers Associates per marchio

Per il comando vocale, gli utenti lamentano che il sistema non riconosce quanto richiesto dal guidatore o lo interpreta male. Portami in via Verdi e l’auto si dirige in viale Garibaldi. Chiama Mario e telefona a Paolo.

C’è poi il bluetooth (secondo posto): l’interfaccia tra smartphone e vettura è complicata con il risultato che è spesso difficile collegare il proprio cellulare al sistema viva voce oppure i due dispositivi si disconnettono più volte. Con il risultato (da non trasformare in alibi) di tenere al volante il telefonino attaccato all’orecchio. Proprio quello che si raccontava al bar.

A completare il tutto, il quinto posto tra le problematiche, del navigatore: mal posizionato e difficile da utilizzare raccontano in J.D. Power.

A uscire penalizzata dalla classifica stilata dagli americani è soprattutto Ford, ironia della sorte una delle Case a scommettere di più sulla connettività, con un 27simo posto su 33 nella classifica globale. La stessa che, secondo quanto riportato dal WSJ potrebbe lasciare i comandi touch screen per tornare ai vecchi e cari tasti e manopole. Con tanti saluti all’auto connessa.

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