In molti non saranno della mia stessa idea: l’Audi A3, nella nuova versione Sedan a 3 volumi, è un’auto furba. Molto furba. Più napoletana che bavarese. Cerco di spiegarmi. Quando arriverà a settembre, almeno in Italia rischia di cannibalizzare la più grande A4 (sempre berlina). In un periodo di downsizing dove le aziende, principali clienti del segmento berline premium, tirano la cinghia, perché non acquistare per i propri dipendenti una A3 al posto di una A4? Tanto più se la differenza a favore della A3 è in media di circa 5.000 euro.

Ho provato a Budapest la A3 Sedan: dal punto di vista della dinamica di guida e dei contenuti tecnologici, la vettura è identica alla A4. Anzi, sotto alcuni aspetti (linea, design interno, reattività del telaio) è anche meglio. E’ ovvio, si rinuncia a un poco di spazio (circa 25 cm in lunghezza e 3 in larghezza) ma quante volte  si viaggia con i passeggeri sul divano posteriore? Katrin Hüper, che si occupa del marketing Audi per la A3, ha provato a rassicurarmi: “La nuova versione sedan avrà un tasso di conquista verso la concorrenza del 70% e non sottrae clienti alla A4 berlina”. E aggiunge: “Parlo di mercato globale, quindi soprattutto di Cina e Stati Uniti”. Troppo facile così. Resto dell’idea iniziale: da noi, forse sarà tutta un’altra cosa.

E’ però un male? La cassaforte di Volkswagen è a rischio? Quanto perderà Audi, se una vendita di A4 si trasformerà in una della più piccola A3? Poco o nulla. Primo perché la nuova A3 Sedan è pur sempre venduta a un prezzo di partenza, non proprio a buon mercato, di 29.400 euro della 2.0 TDI da 150 cavalli. Secondo, perché è sviluppata sulla piattaforma MQB, la stessa utilizzata da altre auto del Gruppo tedesco già in listino, come Volkswagen Golf, Seat Leon, Skoda Octavia. E altre ne arriveranno nei prossimi mesi (in totale alla fine saranno più di 40 tra modelli e versioni prodotti su pianale MQB per circa 5 milioni di veicoli nel 2020). Cosa significa? Sotto la A3 ci sono economie di scala più grandi che sulla A4 (pure ormai ampiamente ammortizzata). L’auto è poi prodotta nello stabilimento di Gyor in Ungheria, dove i salari non sono certo quelli di Ingolstadt in Germania, da dove invece esce la A4. Il guadagno per i tedeschi, che sia una A3 berlina o una A4, non cambierà. Per buona pace dei conti di Audi.

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