Niente da fare, Fiat e Chrysler preferiscono fare a pugni con le auto elettriche.  La linea dettata da Sergio Marchionne non flette nemmeno di fronte a investimenti miliardari di altri costruttori, come la Bmw con la nuova i3. In una conferenza a Traverse City, Bob Lee, a capo del Global powertrain (motori) di Fiat e Chrysler, ha detto chiaro e tondo che il gruppo non investirà più di tanto sulle motorizzazioni elettriche e ibride finché i prezzi non scenderanno e i consumatori non cambieranno il loro “sistema di vita”. Nel senso più crudo: se vogliono essere ambientalmente corretti, che paghino di più.

Come riferisce Automotive News, Lee promette piuttosto motori diesel e piccoli motori turbobenzina più efficienti rispetto agli attuali, per ridurre emissioni e consumi. In Nordamerica, Chrysler non ha in gamma nemmeno un’auto ibrida, mentre Fiat vende la sola 500 elettrica in California al prezzo del benzina. Punto e basta, linea ben chiara anche al Dipartimento per l’energia di Washington che a suo tempo ha negato al gruppo crediti agevolati per 3,5 miliardi di dollari, non vedendo cammello per lo sviluppo di queste propulsioni cui l’Amministrazione Obama tiene molto.

Dietro la linea della fermezza anti-batterie, Marchionne  tuttavia sembra cosciente di non poter restar fermo.  E così ha ingaggiato da poco Mike Duhaime, a suo tempo ingegnere a capo del progetto Volt per la Gm e portato ora ad Auburn Hills come global director electrified propulsion and engineering.  Duhaime, parlando qualche settimana fa con il Detroit Free Press, ha promesso che si guadagnerà il suo stipendio: “La Fiat 500e è solo il primo passo – dice l’ingegnere – ci saranno altri modelli elettrici e vari livelli di elettrificazione, dalle batterie elettriche in giù”. Come lo stop and start sul nuovo pick up Ram 1500, aggiunge. Robetta, ma per Marchionne va bene così.

Commenti
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    Penso che la scelta di Marchionne, supportata dalle dichiarazione del boss di Hyundai nemmeno un anno fa, sia la più seria e lungimirante che abbia mai fatto.
    L’elettrico è la bufala del nostro secolo….diciamo la verità!
    Certo che se ti arriva 1MLD di euro, come Renault, per sviluppare l’elettrico, allora tutto è più facile….nel senso che nel vortice di quesi soldi ci metti quello che vuoi. Tipo che nella progettazione della prossima Clio e Smart i 400MLN di euro della BEI avranno un peso non solo per la variante elettrica….non so se mi sono spiegato…

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    Non possiamo pensare che siano solo le case automobilistiche a fare la rivoluzione delle auto elettriche, serve creare il giusto ecosistema in cui queste si possano muovere, colonnine, offerte per la ricarica pubblica e a casa, standardizzazione dei connettori, e siamo solo all’inizio e credo nessuno pensi a una sostituzione delle auto termiche in tempi rapidi, sarebbe già un grande successo arrivare al 10% del mercato entro il 2020.
    Che, come dice il buon Pietro, l’auto elettrica sia la bufala del secolo? Forse, ma di quello passato, quando il petrolio era a buon prezzo, la tecnologia era ancora acerba e i tentativi fatti erano pochi e piuttosto goffi.
    Ora sempre più case propongono nuovi modelli, è un settore in cui i numeri iniziano ad esserci, e non è proprio un caso l’arrivo di un progettista della Volt in casa Fiat Chrysler, quindi le parole di Marchionne si possono leggere come “non è ancora tempo, almeno finché il costo della batteria ci farà perdere 10mila dollari su ogni auto venduta”, quando queste scenderanno, e il trend è in discesa, anche Fiat spingerà sull’acceleratore, mettendo in campo i progetti in sviluppo in questi anni, spero solo non arrivi troppo in ritardo. Almeno io da italiano lo spero. Mi conforta un po’ la notizia che Magneti Marelli stia investendo a Bari in uno stabilimento per ricerca e sviluppo di motori elettrici e ibridi (sarebbe interessante saperne di + e ci stiamo provando 😉 http://www.regione.puglia.it/index.php?page=pressregione&opz=display&id=15973&keysh=magneti%20marelli

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    Non so come dirlo….mi sembro una Cassandra.
    Oggi le auto elettriche, tecnicamente, e commercialmente sono un grande giro di soldi e basta!
    Nessuna tecnologia ha mai avuto bisogno di incentivi o aiuti pubblici per svilupparsi.
    Il numero dei fallimenti, ad occhio parlano già di circa 10mld di euro bruciati….ma cosa volete di più per aprire gli occhi?
    Poi ci sarebbero anche dei problemi tecnici, nel caso si iniziassero ad aumentare le quote di mercato.
    Nel 2012, con tutto il casino, fatto sono state vendute circa 500 vetture di cui solo 27 a privati.
    Le colonnine installate ne sono più di 1000 ed é partito un piano di potenziamento per raddoppiarle. Per piacere, diciamo le cose come stanno, con numeri e fatti, non inventandoceli.

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