La drammatica morte qualche giorno fa dell’attore californiano Paul Walker, carbonizzato con l’amico pilota Roger Rodas a bordo di una Porsche Carrera GT volata fuori strada, ha costretto gli americani a confrontarsi con una realtà normalmente poco considerata. Guidare una super sportiva non è un gioco da ragazzi.
La Gt era a posto e i due erano appassionati meccanici, proprietari di un officina di trasformazione per stock cars. Non si può liquidare la tragedia quindi come la leggerezza di due ricconi che maneggiano un giocattolo pericoloso del quale non conoscono il funzionamento. Vale la pena invece di guardare un po’ più da vicino questo bolide che pesa quanto una Ford Fiesta, ma che è alimentato da un V10 di 5,7 litri e 612 cavalli, che era stato disegnato per il gruppo Footwork Formula One e realizzato con la 24 ore di LeMans in mente.
Non è una vettura facile da guidare, e soprattutto non è disegnata per correggere e perdonare errori di distrazione. Scopriremo forse con il tempo a che velocità l’auto è uscita di strada e che cosa ha causato la perdita di controllo del volante. Ma sapevamo già dalla fase di progettazione e sviluppo, o perlomeno lo sapevano i tecnici della Porsche, che la supercar aveva un temperamento difficile da domare, e tendeva a sovrasterzare in fase di rapida accelerazione laterale.
“E’ la prima volta nella mia vita che provo paura nel guidare un’auto”, aveva raccontato l’ex campione del mondo di rally Walter Rohrl dopo qualche giro di prova a Nurburgring, dalla quale diceva di essere uscito ai box con il volto sbiancato. La nozione doveva essere chiara agli stessi tecnici della Casa, che avevano cercato di convincere il pilota a cancellare la prova perché la pista era bagnata. La sua raccomandazione alla fine del test fu di dotare la GT di controllo elettronico della trazione prima di metterla in commercio; una misura che è stata puntualmente disattesa dagli ingegneri di Leipzig, che hanno avviato al montaggio 1.200 esemplari della speciale Porsche Carrera tra il 2004 e il 2007.
Quello di Walker non è il primo incidente degno di nota. Il comico televisivo e noto collezionista americano Jay Leno è stato protagonista di uno spettacolare testa coda sulla pista di Talladega. Un passeggero ha perso la vita al California Speedway nel 2006 con una brusca sterzata che lo ha portato a schiantarsi contro un muro, e altri paurosi infortuni si sono verificati in Europa e negli Usa. Per l’asso delle IndyCar Graham Rahal, la Carrera GT è una delle tre migliori vetture mai realizzate, forse la top car tra quelle per la guida in strada. “E’ un’auto da corsa in versione stradale – ammonisce il pilota – e va trattata con tutto il rispetto che merita”.
Un articolo molto interessante perché molto documentato. All’epoca sui giornali si lesse che la Carrera andava meglio della Enzo, ma ora si capisce perché: la seconda era stata messa a punto in modo più “umano”.