Ford #GoFurther Barcellona, ho criticato il piano prodotti per il 2015 e ora, come promesso, torno a parlarvi di un altro pezzo di futuro che il marchio dell’ovale blu ci ha presentato giovedì scorso. Partendo da un assunto ormai evidente: per la Ford, lo sviluppo di tecnologia di aiuto alla guida e per l’infotainment non significa gadget alla moda, ma un approccio nuovo  per posizionare diversamente il marchio tra i costruttori cosiddetti generalisti, tutti in sofferenza (Volkswagen compresa) sul mercato europeo.  Un valore aggiunto, da prendere o lasciare secondo gusti e sensibilità, ma un dato di fatto.

Barb Samardzich, direttrice generale di Ford Europe, ha mostrato su che cosa sta lavorando il gruppo. Peccato non abbia rilasciato una data su quando questi nuovi dispositivi saranno disponibili sul mercato. In attesa dell’auto che si guida da sola su cui molti costruttori – e non, come Google – stanno lavorando.

Mi rendo conto che la storia perde di fascino raccontandola a parole scritte, per cui mi limito a una brevissima sintesi e a mettere il link alla presentazione video di Samardzich (dal minuto 30): 1) app che con un link permette di controllare vocalmente tutte le altre app a bordo; 2) un indicatore che segnala un ingorgo e soprattutto come uscirne anche con altri mezzi; 3) un wi-fi in auto che ci connetta sempre al mondo esterno; 4) sedile guida che monitora frequenza cardiaca, per la serie prevenzione; 5) la più intrigante, un tasto del telecomando e l’auto parcheggia completamente da sola (per ora, i sistemi hanno ancora bisogno di noi a bordo che agiamo su cambio, pedale frizione, freno e acceleratore); 6) l’auto che sterza e frena automaticamente in caso di ostacolo improvviso, più velocemente dei tempi di reazione del guidatore medio.

“Non si tratta di fantascienza”, ha detto Jim Farley, vice president di Ford Europe. E’ chiaro che alcuni di questi sistemi hanno implicazioni che vanno oltre la tecnologia (per esempio il sesto: se l’auto scarta da sola l’ostacolo, è anche in grado di vedere se andiamo a un frontale con qualcuno che sopravviene?), ma è credibile che tutto faccia parte di un prevedibile futuro a portata di mano.

Ovviamente la Ford non è il solo costruttore a studiare questi sistemi, ma è quello più avanti tra quelli non di lusso e forse anche tra qualche brand premium. La differenza non sarà poi fatta da chi arriva prima, ma di chi  arriva vendendo ai consumatori a prezzi accessibili, come Ford ha già dimostrato di saper fare (Sync e altro sistemi già disponibili sul mercato).

Resta per le donne e gli uomini dell’ovale blu,  per gli altri costruttori e per tutti noi un pensiero che lo scrittore svizzero Friedrich Durrenmatt ci ha lasciato in tempi non sospetti (è morto nel 1990). Sul quale vale la pena riflettere e interrogarsi:  “L’uomo si vede contornato in modo sempre più drammatico da cose che sa usare, ma che non sa capire”.

 

Commenti
    Avatar autore

    Ciao Francesco,
    in merito al punto 6, l’auto che scarta da sola l’ostacolo, a beneficio dei tuoi lettori segnalo che il sistema è dotato di un sistema Radar che individua gli ostacoli fino a 200 metri di distanza e quando questo avviene immediatamente (in una frazione di secondo) analizza la situazione a destra e sinistra dell’ostacolo stesso e in funzione di cosa rileva decide se scartare da una parte, dall’altra o optare per la frenata tout court volta ad evitare o almeno a ridurre di tanto l’urto.
    Il tutto proprio per evitare di fare un frontale o di finire in un fosso!

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