Capita anche ai numero uno: la Toyota ha annunciato il richiamo nel mondo di 1,9 milioni di Prius (su 3,2 milioni vendute) , il modello ibrido best seller mondiale, a causa di un problema al software di gestione che potrebbe causare una perdita di potenza dei due motori. Le vetture interessate sono state vendute tra il 2009 e il 2014, di cui circa 130.000 in Europa. La Prius è un’auto super collaudata, essendo nata nel 1997, in felice solitudine rispetto alla concorrenza ma anche in un mondo allora più semplice e con molta meno elettronica.

Il richiamo… richiama quanto è avvenuto negli Stati Uniti nel 2013, nuovo anno record di richiami dell‘Nhtsa, l’ente federale per la sicurezza: ben 22 milioni di veicoli per un totale di 623 richiami, dopo i 30,8 milioni del 2004. Una montagna, che riguarda tutti i costruttori e che fa parte di una cultura della trasparenza imposta dai consumatori americani fin dalle battaglie di Ralph Nader degli anni 60. Anche se richiamo oggi non significa più “Unsafe at any speed”, per citare il famoso atto di accusa dell’avvocato di origine libanese contro la Corvair della General Motors.

Secondo Nhtsa, la Toyota è al primo posto per 5,3 milioni di veicoli richiamati l’anno scorso, al secondo posto la Chrysler di Marchionne con 4,7 milioni, di cui 1,6 milioni di Jeep, il marchio numero uno assoluto di questa cattiva classifica. Al terzo posto sono finite altre due giapponesi, Honda e Acura (il suo marchio di lusso non venduto in Europa). Hyundai segue al quarto posto, Ford al quinto.

 

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