“La perfetta incarnazione del DNA del marchio”. Harald Wester ha definito così l’Alfa Romeo 4C nel corso della presentazione del piano industriale ad Auburn Hills. Questa sportiva, infatti, è considerata il punto di partenza del rilancio Alfa Romeo. E allora nelle ore in cui analisti, addetti ai lavori e appassionati disquisiscono sulla sostenibilità della nuova ricetta Marchionne, voglio dare un piccolo contributo filosofico sul tema. Titolato dal fatto che la settimana scorsa ho avuto la fortuna di guidare per 400 chilometri proprio la 4C.

Non voglio raccontarvi tanto come va quest’auto perché su OmniAuto.it come su altre riviste più o meno specializzate sono già state spese fiume di parole in prove su strada e comparative. Piuttosto, nell’augurare a tutti di guidare prima o poi una 4C (e lo dico perché se si è un minimo appassionati è un’esperienza formativa), voglio darvi alcuni consigli per non rimanerne delusi. Si, perché chiunque siede la prima volta al posto guida di questa “piccola Ferrari”, deve fare i conti con un notevole carico di ansia da prestazione. Che potrebbe compromettere seriamente il vostro piacere di guida.

La questione la rigiro in una domanda: che cos’è un’auto sportiva? Se la vostra risposta è un’auto a trazione posteriore che indipendentemente dalla potenza (a dalla velocità) ti permette di danzare tra le curve di una strada di montagna giocando di sterzo e acceleratore, l’Alfa Romeo 4C potrebbe seriamente deludervi. Se, invece, per auto sportiva intendete un oggetto che ti assicura di andare innanzitutto forte prima della curva, dentro la curva e dopo la curva – e deve essere la curva di una pista! – l’Alfa 4C vi conquisterà. Perché il suo essere neutra, piantata dietro e poco direzionale davanti, diventa un pregio alle alte velocità. Che rende quest’auto tremendamente efficace … per correre.

Tornando alle parole di Wester, la 4C è davvero una perfetta incarnazione del DNA Alfa Romeo? A rigor di storia la risposta è SI. Le Alfa Romeo nascevano come auto da gara, per correre appunto. E in questo senso la 4C è eccezionale (guardate il video del suo giro veloce sul Nurburgring). Da appassionato di guida sportiva “stradale” mi auguro però che il piano industriale sforni anche un’Alfa divertente per tutti, ovvero meno “da corsa”. Come poteva essere lo spiderino sviluppato insieme a Mazda. Che però ormai è certo, sarà marchiato Fiat.

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