La notizia riguarda una moto e in teoria sarebbe fuori del “recinto” di Carblogger. La moto in questione però è una Harley-Davidson, un mito che non può essere ridotto a una categoria. Tanto più se la notizia è di quelle dal sapore incredibile: il colosso di Milwaukee ha deciso di presentare una moto elettrica chiamata LiveWire.

Per ora, scrivono gli americani, non arriverà sul mercato e i pochi esemplari prodotti in forma di concept saranno utilizzati per un test road tra i clienti del marchio negli Stati Uniti. Le parole di Matt Levatich, presidente di Harley-Davidson, sono da film hollywoodiano: “L’America ha sempre dato il suo meglio quando si è trattato di reinventarsi. E come per l’America, Harley-Davidson si è reinventata più volte nella sua storia anche grazie al contributo dei clienti che ci hanno accompagnato in ogni momento. Project LiveWire è un altro esaltante momento nella nostra storia costruito insieme a loro.”

Nel video potete vedere la moto in azione: concentratevi sul suono (la moto per me è bellissima) perché è su questo che si giocherà la partita. “Il sound è un elemento distintivo. Sembra un caccia che decolla da una portaerei. Il sound unico di Project LiveWire è stato pensato per differenziarlo dai motori a combustione interna e dalle altre motociclette elettriche sul mercato”, spiega Hans Richer, a capo del marketing di Harley. In sintesi: seppur elettrica continuerà ad avere un suono diverso da tutte le altre, un segno di distinzione ben evidente. Insomma sarà riconoscibile come una Harley con il tradizionale bicilindrico.

A questo punto mi aspettavo un coro di insulti indirizzati al quartier generale di Milwaukee da parte dei milioni di fans sparsi nel mondo. Ho fatto un giro su forum, siti delle riviste specializzate americane (e non) e a sorpresa il progetto Harley non sembra bocciato: il modello elettrico non farà “potato, potato” come scrive un lettore del Milwaukee Journal Sentinel ma spacca in due gli appassionati con il 30% circa (conteggio approssimato per carità) di sostenitori del progetto. Un’altra Harley, che non deve sostituire quella attuale, è dunque possibile. Se non è rivoluzione questa?

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