La Fiat sta facendo un investimento ad alto rischio a Melfi, ma soprattutto a Mirafiori con il SUV Levante e a Cassino con la Giulia Alfa Romeo. Su questi fronti non può sbagliare niente dalla qualità dei prodotti a quella dell’immagine, perché si tratta di auto da collocare nel segmento premium, che si rivolgono ad una clientela internazionale, particolarmente esigente e attenta sotto tutti gli aspetti. Per questi prodotti si prevede che una percentuale altissima sarà destinata all’esportazione e sarà basata sul valore aggiunto del Made in Italy. Se l’immagine dovesse risultare, conflittuale, inadeguata in ogni caso non all’altezza, per Marchionne sarà un duro colpo, ma per i siti produttivi sarà la fine. Sapranno i sindacati italiani così frammentati, litigiosi, in alcuni casi antagonisti, raccogliere questa sfida? C’è da augurarselo per l’Italia e soprattutto per i lavoratori che difficilmente avranno un’altra occasione analoga nel breve termine.