“La Fiat parteciperà con tutti i marchi al Milano Auto Show che si terrà dall’11 al 21 dicembre.”. La notizia (una bomba per il settore) è apparsa in esclusiva in prima pagina sul Corriere della Sera. Alfredo Cazzola, organizzatore con la sua Promotor dell’evento milanese non ha smentito, dicendosi ovviamente contentissimo per la decisione presa dalla FCA.
“Noi il Motor Show di Bologna lo facciamo di sicuro e vi do appuntamento dal 6 al 14 dicembre nei padiglioni di BolognaFiere” aveva affermato pochi giorni prima Giada Michetti, AD di GL events Italia nel corso di una conferenza stampa multipla in streaming (Bologna, Milano, Roma e Bari) con tanto di testimonial di prestigio sportivo e autorevoli personalità.
Il ritorno di una esposizione italiana dell’automobile si sta dunque esprimendo a livello di derby calcistico anche per via della scelta delle date. Il Motor Show di Bologna per tradizione si svolge nella parte iniziale dell’ultimo mese dell’anno, il nascituro evento milanese è stato collocato anch’esso in dicembre forse per via di un calendario dei lavori di allestimento dell’Expo che – almeno per il 2014 – non offre alternative nella disponibilità degli spazi.
Ma sotto sotto c’è anche il gusto della sfida, caratteristica che al patron Cazzola di certo non manca. E per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, fu proprio lui a far diventare il Motor Show di Bologna un grande evento alternativo al classico salone dell’auto di Torino dopo la nascita 39 anni fa della manifestazione ad opera di quattro sportivi dei motori (Agostini, Lauda, Molinari e Munari). E va anche ricordato che in questo derby i due “capitani” delle squadre hanno lavorato a lungo insieme portando il Motor Show al milione di visitatori annui. Poi nel 2007 la cessione dello show bolognese da parte della Promotor di Cazzola alla GL events che affidò la guida italiana a Giada Michetti, che aveva imparato tutti i segreti del mestiere.
Ma la domanda sino ad ora senza risposte certe era una e una soltanto: cosa faranno le Case automobilistiche ormai votate alle contaminazioni? Sarà utile ricordare che mentre tentennavano di fronte alle proposte degli organizzatori dei due eventi di fine anno, continuavano ad investire soldi per partecipare alla settimana del Design e a quella del Mobile o all’esposizione di auto d’epoca, ai concerti di musica sacra e non, ma anche al fine settimana del torneo di boccette, alla sagra della barbabietola, al meeting dell’hamburger. “Andare incontro a nuovi clienti” sembrava insomma essere il mantra.
Quando si era cominciato a vivere il derby Bologna-Milano, quindi, la domanda-chiave era, trattandosi in ambedue i casi di eventi strettamente legati all’automobile, cosa avrebbero deciso le Case e quale evento avrebbero privilegiato, nel caso di una adesione che appariva molto poco sicura, sino a quando Fiat Chrysler Automobiles non ha rotto la cortina di silenzio, aderendo all’evento milanese con tutti i suoi brand. Sappiamo – perché lo ha affermato Giada Michetti e lo ha ribadito via video Montezemolo – che a Bologna ci sarà la Ferrari con il suo forte richiamo per gli appassionati.
Ma per parlare di evento automobilistico, non basta la presenza anche se importante di alcuni marchi. La scelta della FCA finirà per fare da traino, come pure quella della Ferrari. Al momento, insomma, tutte le opzioni sono aperte e molto dipenderà dall’atteggiamento delle Case madri, perché le filiali italiane, oggi, di soldi ne hanno pochi da spendere e li devono destinare a sostenere le vendite in un mercato che non ha alcuna voglia di riprendersi da solo.
Non ha senso fare due eventi , sull’auto, nello stesso periodo e nello stesso paese ,l’Italia in cui la gente ha sempre meno soldi da spendere.