E se Peugeot ci rubasse, diciamo così,  il mestiere? Un po’ di giorni fa, seduti a un bar,  il mio Socio mi  fa: guarda qua, e se ne va lasciando sul tavolino una pagina aperta del quotidiano francese Le Figaro (oltre che il conto).  Butto l’occhio e leggo: “Une Peugeot très Figaro”. I costruttori amano fare versioni speciali dei loro modelli ma con stilisti della moda, non con strumenti antiquati come i nostri giornali. Merde, che succede?

Incuriosito, leggo il sommario che racconta come il prototipo Exalt (la foto la trovate in fondo al post) abbia un “abitacolo confezionato con carta riciclata del vostro giornale”. Accidenti: finalmente noi che ci ostiniamo ancora a fare quotidiani e settimanali (blog a parte) abbiamo una nuova missione!  Mi infilo nell’articolo e leggo che l’idea è venuta a dei giovani designer olandesi incrociati nel 2011 al Salone del mobile di Milano.

Alla Peugeot, Benoit Morin, a capo del dipartimento colori e materiali, decide di applicare l’idea alla Exalt. Anzi, ci pensa la sua vice, Sophie Gazeau: da una parte usa dell’ebano nero per l’abitacolo nella versione destinata vista al Salone di Pechino della primavera scorsa, mentre per il concept destinato al prossimo Salone di Parigi prova con la carta color salmone del supplemento economico di Le Figaro.

E’ una mattina di settembre dell’anno scorso, si inorgoglisce il giornale francese, quando la designer di Peugeot bussa alla porta della redazione chiedendo per favore 150 chili di questa carta. Sicuro che le avranno mollato copie invendute (non è una cattiveria, so di che si parla). Con 2 euro compratevi l’articolo e saprete come è andata a finire.

“Un giornale il giorno dopo è buono solo per incartare il pesce”, diceva Luigi Pintor, uno dei fondatori de il manifesto e anche mio antico direttore.  E non sapeva il seguito…

Peugeot Exalt 2014

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