Alla Ferrari, Marchionne sta facendo tabula rasa. L’ultimo (per ora) a uscire dalla porta girevole di Maranello è stato Marco Mattiacci, a capo della squadra di formula 1 soltanto da sette mesi. Al suo posto Maurizio Arrivabene, vice presidente del principale sponsor Philip Morris. E’ un manager di casa presso gli Agnelli-Elkann. Chi ha avuto a che fare con lui, dice che è un uomo dai modi piuttosto bruschi: sembra assomigliare a Marchionne (i due hanno ottimi rapporti). E’ un buon conoscitore del mondo della formula 1.

A quanto mi risulta, Mattiacci temeva di essere licenziato. Più per il suo legame con Montezemolo che per i cattivi risultati in formula 1, un mondo di cui non sapeva nulla quando è stato promosso nell’aprile scorso. Fino a quel momento, Mattiacci faceva il venditore di Ferrari  in Nordamerica e in Cina. Aveva una vita facile e felice. Oggi è fuori anche dalla struttura commerciale di Maranello.

Della vecchia gestione di Montezemolo, alla Ferrari è rimasto soltanto l’amministratore delegato Amedeo Felisa, già in età da pensione e pronto a lasciare entro dicembre senza farsi cacciare via. Presto sapremo chi prenderà il suo posto per gestire il day by day a Maranello.

Alla Ferrari, Marchionne si sta comportando come quando arrivò alla Fiat nel 2004. Tabula rasa. Ma c’è il rischio di fare errori. Come allora.

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