Se rinasco faccio il concessionario Lexus negli Stati Uniti. E non perché al Los Angeles Auto Show il concept della LF-C2 è stato presentato d’oro vestito. Secondo una analisi McKinsey riportata dal The Wall Street Journal, ogni dealer Lexus in Nord America nel 2013 ha venduto in media 1.175 vetture. Il miglior risultato tra le Case premium. La rete Mercedes, seconda per numero di unità vendute per singolo concessionario, si è fermata a 929, quella Bmw a 915. Insomma il venditore Lexus in Usa fa un sacco di soldi oltre che volumi.

Meglio di Audi. La Casa tedesca, pur in continua crescita, non sembra garantire volumi consistenti alla sua rete: nel 2013 ogni concessionario Audi ha venduto in media 569 vetture, meno della metà del collega Lexus e poco più della metà di uno Mercedes. Non solo: nel 2013 i suoi volumi erano inferiori rispetto anche a quelli di venditori Acura, marchio premium Honda e Infiniti (Nissan). Chi sembra stare peggio è Volvo: il numero di concessionari è sovradimensionato rispetto alle vendite e la redditività si abbassa con solo 171 unità vendute all’anno, neppure 15 al mese.

I risultati Lexus elaborati da McKinsey si riferiscono al 2013, per l’anno in corso però si può fare affidamento a quanto ha dichiarato sempre a Los Angeles Jeff Bracken, Vice President e General Manager Lexus: “Il nostro target per il 2014 era raggiungere le 290 mila vetture, arriveremo invece a 300 mila“. Per il 2015 si prevede poi una crescita in linea con quella del 2014 grazie anche all’arrivo della nuova NX. Bella la vita dei venditori Lexus.

 

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