Chissà quanto ha contato il trasloco a Londra della sede fiscale di Fiat Chrysler. Fatto sta che, per la prima volta, nel 2014 la Gran Bretagna ha sostituito l’Italia come primo mercato mondiale di una delle icone dell’auto italiana: la Fiat 500. L’anno scorso gli automobilisti inglesi, per la verità  soprattutto le automobiliste, ne hanno comprato 44.005 battendo sul filo di lana per circa 400 unità le/gli italiane/i. Su entrambi i mercati le vendite della 500 hanno registrato il segno più, anche se in Gran Bretagna la crescita viaggia sul +15% contro il +7% italiano.

La 500 – stando ai dati disponibili sul sito Carsitaly.net – ha fatto bene anche in Germania dove fino a novembre (i dati annuali arriveranno fra qualche giorno) registrava una crescita delle vendite del 5% con 27.000 immatricolazioni. Nettamente staccati i francesi che ne hanno comprate poco più di 22.000 e gli spagnoli fermi a quota 8.600.

Va detto, tuttavia, che in questi ultimi mercati la 500 ha fatto stappare qualche buona bottiglia al Lingotto, pardon a Saint James’s Street, poiché in Francia le vendite del modello sono salite del 16% e in Spagna addirittura del 49,6% moltiplicando gli effetti del programma di incentivi che ha fatto crescere il mercato iberico del 18%.

Molto meno brillanti le performance della 500 sul mercato nord americano. Negli Stati Uniti le immatricolazioni si sono fermate poco sotto quota 34.000 con un calo del 6% cui vanno aggiunti i 5.500 pezzi venduti in Canada con un calo del 18%. Dati che, al quarto anno di presenza della 500 su quei mercati, possono anche essere interpretati come una stabilizzazione della nicchia conquistata dal “cinquino” e di fronte alla mini-cannibalizzazione della 500L (per gli standard nord-americani entrambe appartengono al segmento small) che nel 2014 ha venduto circa 15.000 esemplari in Usa e 2.400 in Canada.

Cosa porterà il 2015 alla 500? Probabilmente un lieve restyling del modello europeo prodotto nella fabbrica polacca di Tychy dove, stando ai si dice, dal 2016 potrebbe arrivare anche la produzione della versione per gli Usa oggi assemblata a Toluca, in Messico, e dove dovrebbe arrivare un modello Chrysler. Poi, nel processo di cinquecentizzazione del marchio Fiat, arriverà nei concessionari la 500X fabbricata a Melfi, in Basilicata, che proprio oggi 8 gennaio vede la partenza della prima nave-cargo per gli Usa dal porto di Salerno. Ma questo è un altro discorso.

Lascia un commento