A New York è stata presentata la nuova Lincoln Continental. Un’auto dal passato glorioso: è stata una delle vetture di Elvis Presley ma è anche su una Continental che è stato ucciso John Fitzgerald Kennedy nel 1963. Il concept della nuova limousine è stato portato alla ribalta al New York Auto Show con la solita grande enfasi dei manager americani e alla presenza del numero uno di Ford, il CEO Mark Fields. Segno che ci credono. Almeno loro.

Io però ho qualche dubbio . I volumi saranno ridotti e solo il mercato cinese potrebbe da solo soddisfare tutta l’offerta. D’altronde non vedo perché i ricchi cinesi, ai quali le grandi ammiraglie cromate e ricche di blasone americano (ed europeo) piacciono da sempre, dovrebbero disdegnare l’acquisto di una Lincoln.

Il problema semmai è un altro. A parte la disputa sulla sua linea con Bentley, a meno di non copririsi di ridicolo e sviluppare una ammiraglia low-cost, per ingegnerizzare e vendere un’auto di questo tipo servono parecchi soldi. Diciamo, calcolo grossolano e solo indicativo per carità, circa 500 milioni di dollari. Ford è davvero disposta a spendere questi soldi in un’auto dai volumi ridotti? E’ difficile che i conti permettano tali stravaganze. Tanto più se l’investimento di Ford in Lincoln è di “soli” 5 miliardi di dollari in 5 anni contro, per darvi un’idea, i 12 che GM ha promesso di spendere su Cadillac.

Eppure tra un anno la Continental sarà in strada. Così almeno assicurano. Con quale telaio? Per un’auto di questo tipo l’architettura dovrebbe essere in alluminio. E la trazione? Quale piattaforma (a trazione posteriore) sarà utilizzata? Il motore? Vi immaginate la limousine con il 2.7 V6 Ecoboost a benzina del pick-up F-150? La Lincoln non potrà prescindere poi dalla guida semi-autonoma. Ford è pronta? Il rischio di vedere un prodotto non all’altezza mi sembra dietro l’angolo. Magari però sarò smentito.

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