A metà marzo, Sergio Marchionne scrive una mail a Mary Barra, amministratore delegato di Gm, per proporre una fusione con Fiat Chrysler, creando un mega gruppo mondiale e tagliando costi per miliardi di dollari. Barra, che non ha mai incontrato Marchionne nel suo anno e mezzo da Ceo, è un ingegnere e non una manager di formazione finanziaria: si consulta con i suoi e risponde subito picche.
La ricostruzione di questo no è stata fatta sabato dal New York Times, che ha citato due fonti per il suo lungo articolo e ne ha parlato anche con Marchionne. Barra aveva detto per la prima volta al Corriere della sera il 26 marzo di non essere interessata a una intesa con FCA. Il 13 aprile Reuters aveva parlato dell’idea di Marchionne di una super fusione, il 4 maggio Barra aveva ribadito pubblicamente quanto detto al Corsera.
La domanda in sospeso però rimane: Marchionne vuole liberarsi di FCA perché teme di non farcela con il piano industriale come molti sospettano (e noi di Carblogger pure) e magari tenersi solo la Ferrari? “Look, if I wanted to sell I would have called a banker,” he said. “I wouldn’t have done an analysis on return on invested capital and margins that talk about the fact that we’re all in the same hole”, risponde secco Marchionne. Insomma, avrei chiamato un banchiere e non Mary se avessi voluto vendere. E siccome nell’auto nessuno sembra dargli retta, è andato a bussare ad Apple e addirittura a Tesla.
La storia del Nyt, titolata “Il provocatore capo di Detroit”, è insieme fonte di notizie e ulteriore ritratto del numero uno di Fiat Chrysler. Paragonato a Cassandra – lui inascoltato che prevede la fine dell’industria dell’auto se non ci saranno mega fusioni necessarie a sopravvivere – e a Lee Iacocca, grande e fiammeggiante top manager in Ford e poi in Chrysler, in entrambi “la fiducia in se stessi non è mai un problema”.
Il Nyt racconta poi della navigazione a vista e dei fattori esterni come la crisi economica o il prezzo del petrolio che hanno frenato i piani del capo di FCA e degli attuali problemi che ha in America. Con l’Nhtsa – l’ente federale per la sicurezza statunitense – per i richiami a Jeep e di quelli prossimi con il sindacato Uaw.
In estate ci saranno da rinnovare i contratti d lavoro, Uaw chiederà di porre fine o di ridurre il pay gap fra i lavoratori veterani, che guadagnano 28 dollari l’ora, e i neo assunti a 19 dollari l’ora. In FCA, i secondi sono oltre il 40%, scrive il Nyt, a fronte del 20% in Gm e del 27% in Ford.
Una corsa in salita. Per chi l’avesse perso, qui il link al lungo articolo del Nyt.
[…] ma certe cose funzionano come il tango, si balla in due. Elkann ha detto pubblicamente quanto anticipato dal New York Times: Marchionne ha scritto una email a Mary Barra di Gm per proporre una fusione dei due gruppi, […]
[…] cose funzionano come il tango, si balla in due. Elkann ha detto pubblicamente quanto anticipato dal New York Times: Marchionne ha scritto una email a Mary Barra di Gm per proporre una fusione dei due gruppi, […]
[…] cose funzionano come il tango, si balla in due. Elkann ha detto pubblicamente quanto anticipato dal New York Times: Marchionne ha scritto una email a Mary Barra di Gm per proporre una fusione dei due gruppi, […]
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