E così Giorgetto Giugiaro ha abbandonato l’impero tedesco. Se cinque anni fa portò clamorosamente la sua Italdesign fondata nel 1968 dentro il gruppo Volkswagen, il 2 luglio scorso ha ceduto ai tedeschi la quota rimanente del 9,9%, intascato e salutato. L’ufficialità è che a 77 anni il prossimo 8 agosto, ci vuole tempo per volere più tempo per sè.

Per sapere chi è Giugiaro troverete tutto e di più ovunque. Dico qui soltanto che il suo ingegno di uomo di design sta dietro oltre 200 modelli, tra i quali mi piace ricordare la prima Fiat Panda del 1980. Perché in fondo anche lui è un panda, una specie in via di estinzione per quel che riguarda il suo lavoro, un bene comune. Ma che farà da grande Giugiaro?

Colleghi più in confidenza che gli hanno telefonato non hanno avuto risposte ufficiali diverse dal comunicato, segno che Giugiaro potrebbe aver firmato qualche clausola di non concorrenza che gli vieta di parlare, oltre che di disegnare automobili altrove per un determinato periodo di tempo. Clausole che in genere sono ben remunerate, stilate da studi legali, ma a che a volte lasciano il tempo che trovano se si pensa all’affaire Carlos Tavares, numero 2 di Renault nell’agosto del 2013 e numero uno di Psa nel novembre dello stesso anno (certo, dopo un licenziamento).

Panda Giugiaro non ha più bisogno di lavorare per vivere dopo quanto ha incassato dalla Germania in un lustro, ma non mi stupirei per un vero panda originario della Cina se un costruttore cinese per primo non si avvalesse un giorno della sua premiata consulenza. E magari nell’occasione lui si togliesse qualche sassolino dalle scarpe.

Nel comunicato di addio non c’è scritto, ma con alcuni colleghi ce lo siamo detti e ve lo riporto così, senza prove provate: più di una volta ci è arrivato all’orecchio che Giugiaro si fosse un po’ stufato di stare con i tedeschi, sempre più padroni e lui sempre meno libero. Un panda andrebbe protetto e basta.

Commenti
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    Confermo il non detto. Allo scorso salone di Ginevra, nel corso dei Press Days, Giorgietto languiva annoiato in un corner del suo stand, da tutti ignorato. In primis dai titolari del 90 e rotti di Italdesign. Certo, pensionato di lusso. Ma pensionato esibito a mo’ di trofeo.
    Ed evidentemente si è seccato che Volkswagen gli facesse fare la figura del pupazzo.

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