La Peugeot 208 cambia marcia a tre anni dal lancio e dopo più di un milione di vetture vendute. La filosofia è quella di fare di più piuttosto che di meglio, perché la seconda è un po’ difficile (per conferma, chiedere a chi l’ha già comprata). Mentre ci accingiamo a studiare questa filosofia seduti a un bar con davanti i nuovi fari ad artigli 3D a LED di serie della nuova 208, l’occhio (che vuole sempre la sua parte) si distrae al passaggio di una Peugeot 205. L’antenata della 208, la regina delle berline compatte anni 80, il modello che fece innamorare più generazioni e soprattutto i giovani che con il marchio del Leone spesso avevano avuto fino ad allora un rapporto un po’ come con mamma e papà. Ok, ti voglio bene ma preferisco uscire con qualcun altro.

Peugeot 208 2016 white

La Peugeot 208 che incontra oggi il gusto dei Millenials assomiglia alla 205? Chiudiamo gli occhi e proviamo a immaginarle vicine. La grinta sì, è la stessa e c’è tutta, anche se i nuovi fari a LED della 208 danno un tocco di modernità che trent’anni fa era impensabile, come l’uso degli smartphone. Ma la cosa che ricorda più da vicino la 205 – oltre al successo condiviso – è la sigla che alcuni versioni possono portare con orgoglio: GTi. Se la 205 GTi è rimasta nella storia, la 208 GTi (by Peugeot Sport) con i suoi 208 cavalli entra di corsa nel nuovo millennio, per restarci. Tutto questo accade esattamente 30 anni dopo, e non era facile riuscirci con la stessa determinazione e passione.

Peugeot 205 1982

“L’ossessione di un designer è quella di fare cose che non assomiglino a quelle di nessuna altra marca”, ama dire il capo del centro stile di Peugeot, Gilles Vidal. Ma se mettiamo da parte il gioco delle somiglianze, non ci resta che parlare di 208 e della sua discontinuità rispetto a un passato che pure (205 oblige) non passa. Per esempio va provato l’i-Cockpit della 208, la scelta del design degli interni che pone la strumentazione in alto e riduce la dimensione del volante, con il doppio obiettivo di concentrare sulla strada l’attenzione di chi guida e insieme di avere uno sterzo più diretto e preciso. E che dire dei sistemi interattivi di bordo (provateli, chiedete al concessionario), collegati allo schermo da 7 pollici touch screen al centro della plancia, tra cui l’Apple CarPlay? Il tempo passa.

Peugeot 208 2016 interior

Seduti al bar, riapriamo gli occhi. La vecchia Peugeot 205 se ne va lasciandosi dietro una impalpabile scia di fattori inquinanti dovuti a un’epoca in cui non c’erano catalizzatori, sonde lambda o filtri antiparticolato. Così torniamo alla filosofia della Peugeot 208 e ci piace scoprire che il nuovo corso è anche all’insegna di una ancora più marcata efficienza dei motori, tutti Euro6. Nel libro verde ci imbattiamo nel nuovo 1600 turbodiesel BlueHDi da 75 cavalli : consumi medi di oltre 33 chilometri al litro, emissioni di anidride carbonica di 79 grammi per chilometro. E pensiamo con malizia: chissà se alle concorrenti di oggi piacerebbe assomigliare alla 208 più eco che c’è.

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