Chi l’avrebbe detto? Auto low cost ed elettriche con lo stesso destino. Provocazione ma non troppo. La ribalta è il 61simo incontro tra la stampa internazionale e il gruppo tedesco Bosch, uno dei più grandi fornitori dell’industria automobilistica, con un fatturato nel 2012 della divisione Tecnologia Automotive  di 31 miliardi di euro. Un evento interessante perché consente di aver il polso della situazione del mondo auto senza la mediazione delle Case.

Nelle edizioni precedenti a Boxberg faceva bella mostra una Tata Nano, l’auto low cost da circa 2.500 euro con a bordo alcuni componenti Bosch. I tedeschi ne avevano fatto un vanto, sicuri del successo della vettura. Sappiamo però come è andata a finire (non per colpa di Bosch è ovvio): le Nano non hanno mai varcato il confine indiano e sul mercato locale le vendite sono limitate al contagocce e non senza vari problemi di affidabilità. Per la precisione: 229.157 Nano vendute finora dal lancio nel 2009. Lo stesso Bernd Bohr, numero 1 della divisione Automotive di Bosch, in uscita a fine mese, lo ha ammesso rispondendo alla mia domanda: “Le vendite non sono andate bene, anche se sulla base della Nano in India sono usciti altri prodotti ed altri ne saranno sviluppati nei prossimi mesi per essere destinati in Cina e Africa”. Il manager poi però rilancia sul low cost: “Il nostro ibrido idraulico, senza costose batterie al litio ma con un accumulatore a pressione ad azoto, consentirà di produrre ibride accessibili per i Paesi emergenti“. Chissà se saranno contenti di questa dichiarazione in PSA: i francesi per primi adotteranno l’ibrido ad aria nel 2016 – 2017 …

Stesso destino della Nano per le elettriche, sparite, o quasi, dal discorso di Bohr. Perché se è vero che, secondo le stime dei tedeschi, dei circa 110 milioni di veicoli venduti nel 2020, circa 12 milioni avranno un motore elettrico. Di queste però solo 2,5 saranno elettriche pure ovvero, senza alcun intervento di motori a combustione. Ecco allora che l’unico accenno alle elettriche è alla Fiat 500e in vendita negli Stati Uniti: la piccola italiana ha infatti tutto il motopropulsore (motore, batterie, sistema di gestione della potenza, …) made in Bosch.La riflessione è allora spontanea: se il business sull’auto elettrica di Bosch nei prossimi mesi deriverà soprattutto dalla Fiat 500 elettrica, allora i tedeschi possono mettersi seduti ed aspettare. A lungo. Per la cronaca, Bohr commentando la mia riflessione ha detto: “Non c’è solo la 500e abbiamo anche sviluppato il sistema ibrido plug-in della nuova Panamera e-hybrid“. Ibrida. Appunto.

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