Ferrari F14T è dunque il nome della nuova monoposto per il campionato di Formula 1. Scelto a maggioranza dalla Rete tra cinque nomi, così almeno ci ha raccontato la Ferrari sul suo sito. Il prediletto di Fernando Alonso. Ufficialmente acronimo di Ferrari 2014 Turbo. Altra discussione dopo LaFerrari. E sempre sulla Rete, c’è chi dice di più. Io vi dico la mia, oltre a notare che non ci vuole nulla tra software e algoritmi a far vincere il preferito.

Personalmente, lo trovo geniale. Più di quei soli 691 chili di peso della macchina, un soffio nel vento. A me il nome dice Fiat o FiaT. Subito, senza passaggi subliminali. E prosaicamente una ulteriore conferma che Marchionne non venderà nemmeno un pezzetto della Ferrari per ridurre il debito di 10 miliardi di euro. Sia perché la Famiglia ha messo il veto, sia perché suonerebbe male nel momento in cui ha promesso di cambiare strategia del gruppo, mai più generalista ma premium, autocentrato su Alfa Romeo e Maserati. Che vendesse altro tra Magneti Marelli o Teksid, o facesse un nuovo bond convertendo, come nel 2002 fecero a Torino prima del suo arrivo per salvare capra e cavoli

F14T, acronimo geniale (che ci sia di mezzo Lapo?), al punto di ricordare 1Q84 di Murakami. Quello un rimando originale e dichiarato a 1984 di Orwell. 1Q84, mondi paralleli, Aomame e Tengo (leggetelo!), un’idea di futuro assai diversa. Come a Maranello sognano.

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