Alfa Romeo spider 2015 costruita con la Mazda a Hiroshima? “Non c’è obbligo di usare il marchio Alfa. Può darsi che lo faremo, può darsi che no”: Marchionne al Salone di Ginevra, 4 marzo 2013.  “Attraverso la nostra partnership con Mazda, collaboreremo con il leader assoluto nelle architetture di veicoli compatti a trazione posteriore per poter creare uno spider che susciti entusiasmo e che sia carico dello stile Alfa Romeo“: Marchionne, sua dichiarazione nel comunicato congiunto del 23 maggio 2012.

Non faccio in tempo a tornare da Ginevra – diciamo pure un po’ contrariato sulla storia di questa spider – che il Corriere della Sera aggiunge un altro capitolo a una saga che si sta tingendo di ridicolo: la spider di Hiroshima ( si legge sul giornale) versione italiana si chiamerà Fiat 124. Amarcord, insomma. Come se il design di un’Alfa – per la quale  immagino siano state date specifiche precise – di colpo equivalga quello di una Fiat.  Tutto è uguale a tutto, basta cambiare badge e via? E tutte le parole che nel settore sono Bibbia – integrità di prodotto, coerenza di brand? Carta vince, carta perde. Qualcosa si farà.

Chissà perché, quando si parla di Alfa Romeo, l’amministratore delegato di Fca appare sempre un po’ ondivago. Sta a Torino da quasi dieci anni, giugno 2004, ma sull’Alfa ha fatto finora promesse mai mantenute. Dall’obiettivo mancato  di vendere 300.000 unità nel 2010 al ritorno in America del marchio in date sempre più mobili sul calendario. Ora è pure incerta la spider Alfa annunciata per la produzione in Giappone, scelta per altro saggia (sebbene invisa ad alcuni alfisti), per condividere gli oneri di sviluppo su un prodotto di nicchia.

Ci sono degli antefatti. L’estate scorsa, Marchionne aveva detto al Financial Times che tutte le Alfa sarebbero state prodotte in Italia. Automotive News Europe gli ricordò subito che la spider era però prevista in Giappone. E fu silenzio. Ora  la stessa rivista esce  con l’indiscrezione che la spider potrebbe non avere più il marchio Alfa e Marchionne, in conferenza stampa, che fa? Conferma a suo modo: mai detto Alfa a tutti i costi.

Corsera a parte, vi do qualche altro elemento per tirar voi le somme. Mi risulta che Harald Wester, boss dei marchi Maserati, Alfa e Abarth, abbia un vecchio pallino di una spider Abarth: perché no quella giapponese?  Però so anche che Lorenzo Ramaciotti, capo del centro stile Fiat Chrsyler, da tempo dice in giro che questa spider Alfa è “bellissima”.  Qualcun altro sostiene infine che il punto potrebbe essere un altro: il principale motore benzina Alfa non entrerebbe sotto il cofano della spider a trazione posteriore, perché nipponicamente troppo compatta. Segreti e bugie, qual è il problema?

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