Non ho potuto fare a meno di ripensare alle parole di Montezemolo dopo aver visto domenica il risultato di Le Mans, con la doppia vittoria dell’Audi. Questi tedeschi sono una vera ossessione almeno per il nostro mondo automobilistico. Insomma: alla vigilia della celebre corsa in terra di Francia, era uscita sul Wall Street Journal una intervista in cui il presidente di Maranello minacciava di portare via la Ferrari dalla formula 1 nel 2020 se non verranno cambiate le regole (con le quali attualmente la Rossa perde, questo è un dettaglio del relatore). Il giornale americano faceva intendere che le Rosse potrebbero tornare a Le Mans, ma è seguita smentita da Maranello per “forzatura del pensiero” del presidente.

A leggerla, in effetti è un po’ tirata. Ma è anche vero che se un abile comunicatore come Montezemolo ha accettato di farsi intervistare nel suo ufficio, lo ha fatto per mandare un messaggio preciso.

Tuttavia, mi raccontano amici addentro alle cose Ferrari, Montezemolo deve essere proprio in difficoltà per minacciare uscite future dalla formula 1 dal 2020, cioè quando il suo attuale contratto sarà scaduto da quattro. E’ vero che in quella data a Torino non ci dovrebbe essere nemmeno più Marchionne che non lo ama, ma questo è un altro mio insulso dettaglio.

Mi dicono poi che nel suo ufficio di Maranello e alle riunioni non si veda quasi più (fortunato Dan Neil del Wsj) e mi rimproverano di una cosa: “Mattiacci l’ha voluto lui, sbagli a pensar male”. Avevo messo in dubbio che il nuovo capo della gestione della formula 1 fosse stato nominato proprio dal presidente: Mattiacci non sa nulla di formula 1, mi confermano, ma è sveglio e per la pista si è messo vicino l’uomo giusto.

Aspettando il 2020 (e Alonso, Mattiacci e Marchionne), Montezemolo ha dato il contrordine: sul sito: Ferrari in prima linea, “per il bene della F1”. Come da nuovo comunicato.

Lascia un commento