L’auto elettrica debutta davvero in Giappone nel giorno del pesce d’aprile. Speriamo non sia un segno infausto. La Mitusbishi i-Miev è in vendita dall’1 aprile al prezzo di 3,98 milioni di yen, l’equivalente di 43.000 dollari, circa 32.000 euro. Tanti, tantissimi per un’auto dalle dimensioni di una Fiat Panda. E il prezzo è stato anche tagliato, rispetto all’equivalente di 48.000 dollari annunciato nei mesi scorsi.  In Europa, la i-Miev arriverà a fine anno, così come le sue gemelle della Peugeot e della Citroen, a un prezzo ancora in discussione. Si è parlato dell’equivalente di 34.000 euro in Gran Bretagna, poi di 48.000 euro in Germania.  Soltanto che il gruppo francese ha annunciato per le sue auto prezzi intorno alle 35.000 euro: di fatto, la Mitsubishi dovrà per forza allineare il listino della i-Miev se vuole restare sul mercato europeo. La Nissan ha reso noto l’altro giorno il prezzo della sua elettrica Leaf, auto più spaziosa tipo Fiat Grande Punto, in arrivo in Nordamerica a fine 2010 a 32.780 dollari. Meno della Mitsubishi, ma sempre tanti. La Renault debutterà a giugno 2011 con due modelli, la Fluence – berlina grande di 460 centimetri – e la Kangoo Z.E., multispazio poco più lunga di 4 metri. Il prezzo non è stato reso noto ma il claim del costruttore francese – quello che ha investito di più sull’elettrico – è che la sua produzione a volt avrà costi al cliente equiparabili a quelli di auto a motore termico. E c’è addirittura chi scrive che la successiva Renault Twizzy, una specie di piccola Smart elettrica, costerà tra i 5 e gli 8.000 euro.  Tra le voci, mettiamo pure le notizie contrastanti sull”arrivo della Smart elettrica (c’è, non c’è, rinviata) e lo strano silenzio calato sulla sperimentazione della Mini con le batterie negli Stati Uniti.

Due osservazioni: 1) i prezzi su indicati  non tengono conto degli incentivi governativi e/o fiscali già decisi da vari governi – giapponese, statunitense, francese, danese, inglese – che tagliano i listini di almeno 5.000 euro. Pochi, vero? Ma meglio che niente, considerando che in Italia il governo mette invece i soldi sul nucleare e che la Fiat farà la prima 500 elettrica nel 2012 – negli Stati Uniti e con la Chrysler; 2)  stando così le cose, l’auto elettrica non è un pesce d’aprile. Ma oggi si fatica a crederlo.

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