L’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ha annunciato che  ci sarà uno scorporo entro l’anno, ma non di Fiat Auto come si è detto finora, ma di Iveco, Cnh e una parte di Powertrain (motori). Il nuovo gruppo si chiamerà Fiat Industrial e sarà quotato in borsa entro novembre 2010. Insomma, ci saranno due Fiat (d’intesa con la proprietà e con il nuovo presidente John Elkann) e quella scorporata non è l’auto. Perché le altre attività – camion, trattori, macchine movimentazioni terra – valgono di più nonostante la crisi abbia colpito duramente questi settori e perché così Marchionne avrà più mano libera con la Spa per fare altri accordi nel comparto automobilistico. Secondo un recente studio di Goldman Sachs, oggi il business dell’auto in Fiat vale il 20%, quello di Iveco il 34% e quello di Cnh il 46%. L’ipotesi era stata avanzata per prima su un blog di Automotive News Europe. E fonti Fiat ci avevano confermato che un’ipotesi di scorporo delle attività non automobilistiche avrebbe accelerato di “almeno sei mesi” lo spin off. Cosa che effettivamente ora dovrebbe accadere.  E con assetti proprietari immutati per gli Agnelli-Elkann.

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