La Ferrari ha richiamato 1.248 modelli 458 Italia dopo cinque casi accertati (ma potrebbero essere di più) di incendio dell’auto. Il problema sarebbe stato individuato, le officine interverranno guatuitamente e il costruttore darà una 458 nuova di zecca a quei proprietari che hanno ritrovato la propria in fumo. Cinque, per ora: uno in California, uno a Parigi, uno in Svizzera, uno in Cina e un quinto non si sa dove. Al prezzo di circa 200.000 euro (optional esclusi), fanno una perdita in bilancio di 1 milione di euro, in un anno che si presentava propizio per la ripresa delle vendite.

Il danno di immagine per Maranello è ancora più difficile da calcolare. Soprattutto dopo che le foto dell’8 cilindri Ferrari finito in autocombustione sono state messe su internet, per la gioia della concorrenza e di chi odia le macchine. Ma soldi (e tanti) a parte, c’è  un’altra questione bruciante: e se la vicenda, insieme alla ormai possibile sconfitta in formula 1 della Rossa, diventasse  per  l’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne la leva mancante per mettere fuori Luca Cordero di Montezemolo anche da Maranello?

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