A sorpresa, il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe ha scelto la Blue Car del miliardario Vincent Bolloré quale auto elettrica pubblica per la città. E’ il progetto Autolib, che fa il verso a Velolib, il sistema di trasporto pubblico in bicicletta per uso privato. 3.000 auto elettriche di Bolloré saranno disponibili per il noleggio a partire dalla primavera 2012 in oltre 1.000 stazioni,700 delle quali a Parigi città. Sempre che la sperimentazione avviata nell’ottobre del 2011 fra Parigi e una quarantina di comuni limitrofi, vada bene.

A sorpresa, Bolloré. Perché la sua auto elettrica non si è ancora vista in giro né è stata provata dalla stampa specializzata e perché la sua tecnologia sembra arretrata rispetto alle scelte della concorrenza mondiale, avendo optato per batterie metallo-polimeri e non agli ioni di litio. E ancora a sorpresa, perché il miliardario amico del presidente Nicoals Sarkozy ha battuto  la concorrenza innanzitutto dei due grandi gruppi nazionali, Renault e Peugeot-Citroen, che hanni modelli già pronti per il mercato.

Bolloré ha vinto la commessa (e la scommessa) con un’offerta sulla carta molto vantaggiosa. Noleggiare una Blue Car (4 posti, autonomia dichiarata di 250 chilometri nell’uso urbano, capacità dichiarata  del bagagliaio di 350 litri) costerà 12 euro al mese per un anno più 5 euro (prima mezz’ora) 4 (la seconda) 6 euro (le mezze ore successive).  Noleggio anche a settimana o al giorno.  Ma l’arma segreta dell’offerta di Bolloré pare sia stata la promessa di creare 800 nuovi posti di lavoro: sono coloro che nelle 75 stazoni principali si prenderanno cura delle macchine e dei clienti per dodici ore al giorno, dalle 8 alle 20.  I concorrenti non ci avevano pensato.

A sorpresa, infine, perché il progetto di auto elettrica di Bolloré nasce insieme a Pininfarina, azienda però ufficialmente in vendita. Dove il miliardario, che ha un impero fatto di trasporti, di energia, di editoria e di industria varia, andrà a produrre se il carrozziere italiano verrà comprato?

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