Elettrica al 100%, sarà venduta nel primo trimestre del 2012, a meno di 7.000 euro nella versione depotenziata per guida senza patente B e a meno di 9.000 (prezzo ufficioso) nella versione normale. Ma prima di raccontare come va la Renault Twizy, prototipo guidato su una pista privata vicino Parigi, bisogna rispondere alla domanda che gli stessi ingegneri francesi ti fanno (e probabilmente si fanno ancora): come può essere percepita Twizy?  Sulla carta, è un quadriciclo. Sviluppata come un’automobile ultracompatta con i suoi 232 centimetri di lunghezza e 119 di larghezza, assomiglia a uno scooter con il tetto. Non lo è, per fortuna: perché una moto con il tetto è un controsenso, e infatti la Bmw ha fallito con la C1. Ma quanto è automobile la Twizy? I soli due posti sono uno dietro l’altro (sa di bob, oltre che di moto) , è stretta e poco ingombrante, gli sportelli sono optional (per ora). Spero diventino di serie, in realtà mezze porte ad apertura verso l’alto (ali di gabbiano alla Mercedes SLS è una esagerazione) che rassicurano, anche se non riparano nella parte alta da eventuale pioggia e vento laterali. Per lasciarla fuori garage di notte, sarà bene aggiungere delle parti mobili in plastica. Oppure si farà come su una barca, si toglie un tappo e l’eventuale acqua imbarcata in una notte di temporali defluirà da sola.

Twizy è piena automobile nelle sue quattro ruote da 13 pollici, un po’ più larghe dietro per migliorare la tenuta, niente male. Lo è nei quattro dischi dei freni, spesso non disponibili nemmeno su auto di segmento A e B.  Lo è nella mancanza di servosterzo e servofreno, per contenere peso e consumi di energia , con una autonomia dichiarata di 100 chilometri per la batteria agli ioni di litio, sistemata al centro sotto il pianale e ricaricabile in 3,5 ore. L’assenza del servosterzo si nota soltanto nelle manovre di parcheggio, per altro assai facili con un raggio di sterzata di soli 3,4 metri. Il volante è un po’ duro, ma gli ingegneri Renault rispondono che quello raggiunto è “il miglior compromesso possibile”.  Sicuro che, da qui alla commercializzazione, ci lavoreranno ancora.

Per finire: non paragonabile a una moto per le maggiori sicurezza e protezione, non affascinante come una moto a chi piace il genere, non un’automobile tradizionale o come l’abbiamo intesa finora. In sintesi: è una sfida alla mobilità e ai gusti degli altri. Le due versioni sono naturalmente molto personalizzabili come ha fatto la Smart: Twizy, velocità massima 80 km/h, con patente B o A1 per l’Italia; Twizy 45, velocità massima 45 km/h, senza patente per l’Italia.  Qui il sito ufficiale.

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