Ci voleva un gran premio del Canada assurdo e pazzesco per tornare a vedere cose che in Formula 1 non si vedevano più. A caldo, a caldissimo:  la prima è il ritorno di Michael Schumacher, che ha guidato come ai vecchi tempi, beffando prima Webber e Button e tenendoli dietro finché ha potuto. A 42 anni, è come se avesse lasciato la pensione per la seconda volta, dopo aver ripreso il volante essenzialmente per soldi. Non  piace, ma onore al merito. La seconda cosa che non si vedeva da tempo è stata un’auto-missile: negli ultimi dieci giri la McLaren di James Button sembrava una Ferrari in mezzo a 500. Ha vinto, anche perché non ha sbagliato. E la terza è stata la rabbia di Felipe Massa, che ha tagliato il traguardo sesto recuperando un metro sul traguardo, solo come sanno fanno i centrometristi. Il resto è stato un pericoloso bagno in piscina.

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