La manovra economica del governo investe l’automobile, con una nuova tassa sui modelli equipaggiati con motori con più di 170 cavalli (l’equivalente di 125 kW). O forse no, la manovra è tinta di giallo: la soglia oltre la quale scatterebbe il superbollo pare sia stata portata a 301 cavalli (225 kW), ma ancora non c’è conferma. Una storia vecchia per trovare nuovi soldi dove comunque ci sono, che questa volta – nel caso del 125 kW – toccherebbe auto di lusso ma anche berline di segmento C, cioè medie-piccole. Da un rapido controllo, si può dire che la tassa sembra cucita quasi addosso alla Fiat: l’Alfa Romeo Giulietta, fenomeno di mercato del gruppo insieme alla Fiat 500, è la più ambita infatti con il motore turbodiesel da 170 cavalli. La Fiat Freemont, grande crossover appena lanciato con successo, monta lo stesso motore, sempre che non si voglia optare per quello con 140 cavalli. Insomma, Tremonti salva la Giulietta ma nel pacchetto di mischia finisce anche la sua concorrente numero uno, la Volkswagen Golf che ha il suo motore di punta turbodiesel sempre con 170 cavalli. Italia-Germania 1 a 1. Sempre che con Berlusconi finisca davvero così. Se infatti la soglia salisse ai 301 cavalli, sarebbe la solita bufala: a pagare il superbollo solo quel 10% di italiani che detengono il 45% della ricchezza nazionale, secondo l’ultima fotografia del paese scattata da Bankitalia.
Tremonti salva la Giulietta (e non solo)
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