Gm, Ford e Chrysler sono tornate, “ma non sono fuori dai guai”, scrive Cnn Money, e dunque ecco i 7 modelli che “le salveranno”, con un occhio ai bassi consumi che sono la negazione della storia di Detroit. Per la Chrysler di Sergio Marchionne  sono indicati due modelli (non Chrysler): la nuova Jeep Grand Cherokee, che pure assetata ancora lo è, e la prossima generazione della Dodge Caliber, una media attesa per il 2013 , basata su un pianale Alfa Romeo.  Che dire? Mi sembra una previsione da ferragosto, benché il ferragosto in America non esista. Un po’ sensata – Jeep è un marchio in espansione e una piccola Dodge può far comodo in un mercato in recessione e col caro-petrolio – e un po’ buttata lì – se solo Jeep dovessa fare i soldi per il gruppo, i conti di Marchionne non tornerebbero più, mentre il marchio Dodge è tutto da rilanciare.  Stupisce positivamente che Cnn Money affidi la “salvezza” della Ford a due modelli europei come Focue e Fiesta, segno forse che prevede un cambiamento radicale dei gusti degli americani. Non una parola, invece, sui piccoli modelli Fiat e Alfa che la Chrysler vende e venderà oltreoceano. La notizia che la Fiat 500 non raggiungerà negli Usa il target 2011 delle 50.000 unità vendute a causa della scarsezza dei dealer sta deprimendo ulteriormente il titolo Fiat in borsa a Milano.  Ma sarà poi davvero un problema di rete distributiva? Una campagna tv per spingere la 500 è partita solo in agosto, dopo il lancio in marzo a base essenzialmente di test & glamour riportati dai giornali. Aspettiamo, dicendo che altre piccole hanno avuto destini diversi: negli Usa la Mini è ok, la Smart no,  mentre la Ford ha rinunciato a vendere la Ka o una sua equivalente.

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