Ok,  la Ford sta per lanciare sul mercato un motore 3 cilindri a benzina. Non arriva prima e non sarà l’ultima. Ok, però lo lancia in aprile su una Focus, auto di segmento C, e non sulle solite piccole, come fanno gli altri. Fiat esclusa, che gioca contro il resto del mondo con il bicilindrico saggiato su 500, Ypsilon e Panda. Un 3 su un’auto più grande (seguita dalla più pesante C-Max) è una sfida inedita. Che dire? Il primo commento lo trovo su un blog Ford, scettico scettico. Un altro lo butto qui: un tre da 100 e 125 cv serve per far risparmiare sui costi prima il costruttore, poi anche il consumatore, grazie ai bassi consumi promessi, infine poco ma proprio poco l’ambiente, per le basse emissioni dichiarate. C’è tempo, purtroppo, perché i motori elettrici soppiantino i termici e questo downsizing.

L’investimento per il nuovo motore non è stato reso noto, ma il ritorno è assicurato dalla destinazione sui mercati globali, nordamericano compreso se continuerà a salire il prezzo della benzina e la legislazione sulla riduzione dell’impatto ambientale sarà auspicabilmente sempre più restrittiva. In attesa di provare come va la Ford a tre, dimenticate i tre cilindri rumorosi e pieni di vibrazioni, oggi è un’altra storia per tutti. In fondo è stata la Ford del vecchio Henry a costruire negli anni ’30 un 8 cilindri che non era una novità, ma che si rivelò più semplice e meno costoso da produrre di quello dei concorrenti. Se 80 anni dopo all’Ovale blu riuscissero nella stessa operazione, forse ci si potrebbe togliere il cappello. Sempre alla Henry.

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