Forse solo i politici negli ultimi tempi hanno superato la pessima fama di banche e assicurazioni. “Il Libro Nero della Rc Auto” di Vincenzo Borgomeo scandaglia un mondo di cui sappiamo qualcosa soltanto quando dobbiamo pagare tariffe ogni anno più alte o abbiamo sinistri. L’autore si schiera, ma dalla parte della sicurezza stradale: come si fa a parlarne quando nel nostro paese circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione (circa il 10 per cento del parco esistente)? Borgomeo fotografa un’altra Italia dei record negativi: delle polizze più care del mondo, delle truffe senza confini, degli incidenti fantasma, di tagliandi falsi quanto perfetti come certi passaporti. E’ un libro pieno di storie oltre che di numeri, dove ci si imbatte perfino in auto della polizia municipale con la polizza scaduta e dunque sanzionate dai colleghi. Ci sono le proposte delle associazioni dei consumatori per ridurre le tariffe e quelle delle stesse aziende di settore. Il giudizio finale di Borgomeo può far discutere, soprattutto chi l’assicurazione la paga o non trova vera concorrenza nelle tariffe: “La questione di fondo insomma – scrive Borgomeo – è semplice: chi truffa le assicurazioni danneggia la collettività esattamente come fanno gli evasori fiscali”. Giusto. Ma a quando un governo – tecnico o politico che sia – in grado di contrastare davvero anche la lobby delle compagnie?
3,5 milioni di auto senza assicurazione
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assicurazioni = banche = monti… contrastare de che?