La Gm, primo costruttore al mondo, ha frenato sugli utili del secondo trimestre a causa delle perdite europee (617 milioni di dollari nei primi sei mesi dell’anno, circa 4 miliardi negli ultimi tre anni). Ma Gm dovrebbe preoccuparsi quasi di più della risalita della Toyota, che le aveva strappato il primato: il gruppo giapponese ha appena rivisto al rialzo a quota 10,05 milioni vetture il target 2012 di produzione, con l’obiettivo di vendite in crescita di 180.000 unità, a 9,76 milioni. Le vendite totali di aprile-giugno, primi tre mesi dell’ esercizio 2012-13, sono salite a 2,27 milioni di veicoli (+86%), malgrado il superyen che taglia la redditività. Toyota ha aggiornato le proiezioni in base a un dollaro fermo a 80 yen per l’anno fiscale e a un euro rivisto a quota 101.

Aggiorno adesso, lunedì 6 agosto, riportando che Toyota ha fatto utili pure in Europa. In questa Europa dell’auto.

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