Un dato non fa dormire tranquille le Case europee: il mercato russo ha iniziato a rallentare. La stampella che aveva tenuto in piedi finora l’auto europea inizia a mostrare segni di cedimento. A maggio ha perso il 12% rispetto al 2012 e il calo da inizio dell’anno è del 5%. E’ il terzo mese consecutivo con il segno meno. I primi due sono passati in silenzio, quasi giustificati dall’inevitabile calo fisiologico dopo mesi di crescita, il terzo stop però inizia ad agitare il sonno. Tanto più se la più venduta di europeo non ha nulla: l’inguardabile (spero nessuno me ne voglia) Lada Granta (in foto nella versione … Sport!).
La risposta ufficiale dei manager delle Case è quella legata ai giorni lavorativi: “In maggio in Russia ci sono state quasi 2 settimane di vacanza perché alla Pasqua ortodossa (il 5) si sono aggiunte altre festività e in molti sono partiti per un lungo break prima dell’estate”. Buon viso a cattivo gioco perché dietro le parole di circostanza l’ansia sale: è infatti da settembre che la domanda reale in Russia è inferiore a quella dello stesso periodo dell’anno precedente. Come a dire: un rallentamento durato 9 mesi. Una vita.
Le cause sono diverse: il calo del prezzo petrolio che negli ultimi mesi è sceso di quasi 20$, riducendo i profitti del sistema Paese, il rallentamento del Pil fermo nel primo trimestre (averne uno così …) all’1,6%, l’uscita di capitali, l’aumento dei tassi di interesse, l’incremento di produttività generato dalle prime riforme del mercato ormai esaurito e un’inflazione che si mantiene, nonostante tutto, su livelli molto elevati (7,2%).
A dare fiducia all’industria, automobilistica e non, è invece un tasso di disoccupazione molto basso (5,5%) e l’idea, sempre più concreta, di nuove misure a supporto dell’economia, su tutte la riduzione dei tassi di interesse. Basterà? Difficile da prevedere. Per questo a denti stretti, dopo le prime parole rassicuranti, i manager stimato un mercato intorno ai 2,8 milioni di vetture, in calo rispetto ai 2,93 milioni del 2012. Meglio dormirci sopra. A riuscirci …
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