Marchionne deve essere proprio in difficoltà nella scalata finale alla Chrysler se adesso si mette contro l’analista automotive numero uno di Wall Street, Max Warburton di Bernstein Research. Più ci penso e più mi convinco che l’incidente potrebbe non restare senza strascichi. Magari non dichiarati, ma a volte basta poco perché le cose non siano più come prima. La smentita arrivata giovedì pomeriggio è pesante: ” Il documento dà un’interpretazione fuorviante dell’intervento fatto da Marchionne nel corso di una presentazione di Fiat agli investitori e non rispecchia con precisione le sue dichiarazioni”. Dare dell’impreciso (come minimo) a un analista di quel calibro è peggio di una parolaccia. La verità, come sottolinea Flavio, è che Marchionne sta correndo in salita l’ultimo miglio per Chrysler. Una salita così impervia che fa venire i brividi per il futuro della Fiat e dei suoi lavoratori. Appesi senza colpa a una operazione finanziaria senza paracadute.