La Nissan Leaf, auto esclusivamente elettrica, è stata in ottobre l’auto più venduta del mercato in Norvegia. In settembre, la prima era stata un’altra elettrica dura e pura, la Tesla Model S. Voglio vivere in Norvegia, dove trovo ovunque colonnine per ricaricare la batteria di una zero emissioni, parcheggio gratuitamente e scarico un bel po’ di soldi dalle tasse. Più o meno l’equivalente di 6.000 euro all’anno, se ho un’elettrica e basta. E non c’è nemmeno l’euro, se vogliamo aprire un’altra discussione.

La Think, auto elettrica prodotta dall'omonima industria norvegese in passato di proprietà di Ford
La Think, auto elettrica prodotta dall’omonima industria norvegese in passato di proprietà di Ford

Naturalmente la Nissan Leaf e la Tesla Model S sono piccoli numeri, come del resto il mercato di questo paese (meno di 106.000 auto vendute nei primi 9 mesi, +1,5% sul 2012, su una popolazione di circa 5 milioni di persone): 716 Leaf in ottobre, 926 Tesla Model S in settembre, poche ma buone per mettersi dietro nel primo caso la Toyota Auris, nel secondo la Volkswagen Golf. Un mondo rovesciato, chissà per quanto tempo ancora. Però nel clima italiano di assoluto scetticismo, se non di disprezzo, verso la mobilità a batteria, questi numeri sembrano venire da Marte.

ps Mi raccomando, non ditelo alla Ford: alla fine del precedente millennio, il colosso americano ha buttato non pochi soldi nella Think, partner norvegese di auto elettriche. Troppo presto o troppa poca convinzione?

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