“I listini raccontano solo una parte della storia e sempre meno quella che interessa al cliente”. Una piccola grande verità “rivelata” dal marketing di Toyota Italia, durante la presentazione stampa della Verso col nuovo 1.600 di origine Bmw. Una cosa che tutti sanno, ma che nessuno dice chiaramente: il listino non vale la carta su cui è scritto, lo sconto è una prassi nell’acquisto di qualunque auto nuova, soprattutto se in pronta consegna. Spesso uno sconto importante, dell’ordine del 20-30%, che si traduce in migliaia di euro in meno da pagare per il cliente, oltre che in transazioni “a guadagno zero”, o quasi, per il concessionario.

“È sui prezzi finali al cliente che dobbiamo concentrare la nostra attenzione”. Toyota ha calcolato che per essere competitiva sul mercato italiano deve proporre la sua Verso 1.6 D-4D a sette posti in allestimento intermedio Active – la combinazione destinata a essere la best seller – a 20.900 euro, vale a dire con ben 5.600 euro di sconto. Uno sconto applicato a tutti, indipendentemente dal fatto che il cliente abbia o meno un usato da restituire. Grazie a questa politica aggressiva, la Casa giapponese spera di guadagnare una fetta più sostanziosa del mercato delle monovolume compatte, dove finora si era battuta con armi spuntate, cioè con motori diesel troppo grossi (erano un 2.0 e un 2.2 litri) rispetto alla media.

Il paragone con le concorrenti dirette della Verso  – Citroën C4 Picasso, Renault Scénic, Volkswagen Touran e Ford C-Max, tutte con motori 1.5 e 1.6 a gasolio e proposte con sconti fra i 4.400 e i 5.700 euro – mostra come la Toyota preveda di ritrovarsi con un prezzo finale al cliente leggermente più basso a parità di equipaggiamento. Almeno fino al prossimo sconto delle rivali. Ufficialmente, quella della Toyota è una promozione di lancio, ma è chiaro a tutti che 21 mila euro è il prezzo reale di una MPV compatta diesel, mediamente equipaggiata, e che nessuno si sogna di spenderne cinquemila in più. Che senso abbia pubblicare listini che nessuno legge, è difficile capirlo. Ma così fan tutte le Case, evidentemente. Per una volta, almeno, qualcuno ha avuto la trasparenza di metterlo nero su bianco anche di fronte ai giornalisti.

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