A distanza di una settimana dalla presentazione del piano industriale FCA, continua la discussione sulla visibilità data ai numeri e sulla loro veridicità. Per crederci al piano Marchionne, hanno osservato analisti e addetti ai lavori, è richiesto un “atto di fede”. Come ha sottolineato Jason Stein di Automotive News, “He (Marchionne) needed to demonstrate to analysts and investors that Fiat Chrysler has a well-organized plan to deliver results – and profit. Down the road, that will mean a much stronger showing in the IPO stage. He also needed a new covenant with tens of thousands of Fiat Chrysler employees. This was all about accountability – holding his team to shared goals that were out in the open. Everyone is fully exposed. There is nowhere to hide“.
Non vi è dubbio che avere e comunicare un’unica strategia sia di fondamentale importanza ai fini di una “near-perfect execution”. Basti pensare al turnaround attribuito ad Alan Mulally (42 miliardi di dollari di utili negli ultimi cinque anni dopo averne persi 30 dal 2006 al 2008) con l’approccio One Ford. Oltre ai manager e agli impiegati, gli stakeholders, ai quali la strategia si rivolge, includono anche fornitori, concessionari, sindacati, analisti, giornalisti, investitori, politici.
A livello operativo è altrettanto importante però che gli obiettivi siano realistici. I vantaggi di uno “strategic alignment” sul modello One Ford sono enormi, ma vengono inevitabilmente vanificati quando i numeri non corrispondono alla realtà delle cose. I target di volume sono utilizzati a vari scopi, dalla stesura dei budget con l’allocazione delle risorse finanziarie, alla determinazione della capacità produttiva delle fabbriche con il reperimento dei materiali, al dimensionamento della rete di vendita, alla “compensation”.
E’ presumibile che Marchionne non accetti di usare numeri diversi da quelli del piano nelle attività di “business planning” dei vari brand nei prossimi anni, con il rischio che internamente questo si trasformi in un vero e proprio incubo.
[…] bene ha fatto tuttavia Opel ha condividere la sua strategia: come abbiamo già detto a proposito di FCA, è un messaggio forte a tutti gli stakeholders, primi fra tutti analisti e sindacati, ed un […]