Volkswagen lancerà nei prossimi giorni, per essere precisi il 7 giugno, la nuova Golf Sportsvan, erede della vecchia Plus. Il listino partirà da 19.200 euro ma per tutto il mese di giugno c’è uno sconto di 1.300 euro.
La Sportsvan, come dice la seconda parte del nome, è una monovolume compatta, un segmento in ribasso, schiacciato dalla concorrenza dei crossover: nel 2013 in Italia ha perso poco meno di 20 mila unità con una quota di mercato che è passata dal 5,6% al 4,52%. In questi primi 4 mesi del 2014 la tendenza al ribasso continua: la quota dal 4,8% dello stesso periodo del 2013 è arrivata al 4,4% con circa altre 600 vetture perse. Gli unici segnali positivi nel segmento arrivano dalla Citroen C4 Picasso (secondo posto) da Kia Carens e Toyota Verso, per il resto è una serie di segni negativi.
L’auto sembra destinata a passare inosservata. Eppure in Volkswagen sono fiduciosi. Il perché è presto detto. La nuova Sportsvan potrebbe soddisfare la domanda di monovolume premium: dopo l’uscita di scena, non senza lacrime versate, della precedente generazione della Mercedes Classe A e in attesa dell’arrivo in autunno della nuova Bmw Active Tourer (solo 4 mm di differenza con la Sportsvan), il segmento al momento è l’unico a non essere coperto da un modello premium.
Ci riuscirà? In Volkswagen hanno fatto di tutto per far accreditare la Sportsvan come premium: la lista dei contenuti tecnologici è lunga, così come è buona la qualità dei materiali e degli assemblaggi. Il tutto con una insonorizzazione (ho provato la versione top di gamma con il 2.0 TDI da 150 cavalli) di categoria superiore. Sarà sufficiente? Vedremo. Rimane ancora un dubbio: perché chiamarla Golf?