“Oggi smart (…) miete successi a livello globale. (…) La nostra idea di ripensare completamente la mobilità in città si è rilevata vincente!”. Quando la settimana scorsa a Berlino ho sentito pronunciare queste parole da Annette Winkler, responsabile di smart AG, ho avuto un attimo di smarrimento. Perché è giusto vedere il bicchiere mezzo pieno, ma bisogna anche ricordarsi che, in generale, il troppo storpia.

Qui c’è un problema di “troppo” trionfalismo. Lo ricordo senza giri di parole: la smart, inteso come modello di business automobilistico fino ad oggi non ha funzionato. E’ dal 1997 che Daimler ci rimette soldi (parliamo di svariati miliardi di euro) senza mai riuscire ad avvicinare gli obiettivi di vendita prefissati per rendere sostenibile il progetto (circa 200 mila unità all’anno). Ne avevamo scritto qui e le stime sono impietose: per ogni smart prodotta, Daimler perde 4.470 euro (fonte Bernstain Reserch – fine 2013).

Da ex smartista (ancora convinto), aggiungo un “purtroppo”. Perché ritengo che il concetto di auto due posti e under 2,7 metri sia vincente nelle grandi città rispondendo ad un’esigenza che cresce in modo a dir poco incessante: ridurre lo spazio fisico occupato dalle automobili.

Ma veniamo alle buone notizie di cui la Winkler può effettivamente essere soddisfatta. La prima è che la nuova smart (la fortwo) è ancora una “vera smart”. La sua lunghezza è identica: 2,69 metri. Si, è aumentata la larghezza e qualcosa in altezza, ma questo non dovrebbe pregiudicare più di tanto la filosofia dell’auto. Anzi, migliorano sicuramente l’abitabilità nonché le qualità stradali. La seconda è che è stata trovata la soluzione per rendere il “progetto smart” economicamente sostenibile nonché redditizio per Daimler: ora ci sono le economie di scala. Ciò è possibile grazie alla partnership con Renault che prevede la produzione sulla stessa piattaforma, sia delle nuove smart (fortwo e forfour) che della nuova Twingo. Con benefici reciproci per le aziende, ma anche per i clienti che potranno comprare un prodotto migliore allo stesso prezzo. E allora bentornata smart!

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