Proviamo a fare la nota della spesa fiscale dell’automobile. Per l’Iva e i diritti della motorizzazione lo Stato ha incassato 5,25 miliardi di euro frutto delle poco più di 1.304.000 vetture nuove vendute. Un sacco di soldi? Nulla, spiccioli, se li confrontiamo con il gettito generato dall’uso dei 35 milioni di vetture circolanti nel nostro Paese. Qui si parla di 58 miliardi di euro, pari all’82,2% dell’intero gettito fiscale proveniente dall’automotive. E’ questa la fonte più imponente dei 70,5 miliardi, secondo quanto ha reso noto l’Anfia (associazione delle aziende italiane dell’automotive) nei giorni scorsi, affluito nel corso del 2013 dai mille rivoli di tasse che gravano sull’automobile, dal suo acquisto sino alla rottamazione.

Scorriamo insieme l’elenco completo delle voci: 36,6 miliardi provengono dal prelievo fiscale sui carburanti e qui dobbiamo fare un pit stop per ricordare che la famose accise che gravano su ogni litro di benzina, di gasolio, o su ogni sbuffo di gas (gpl o metano che sia) hanno le origini più strane e lontane. C’è chi dice, ma sono malpensanti poco informati, che si stanno ancora coprendo i costi della seconda guerra Punica. Possiamo garanire che questo non è vero, ma di certo sino a poco tempo fa annidato nei carburanti c’era il rimborso della guerra in Abissinia (1935-1936).

Riprendendo la lista della spesa, 9 miliardi il fisco li ha risucchiati dalla manutenzione, dalla riparazione, dalla vendita dei pneumatici, dei ricambi e degli accessori. Altri 5,9 miliardi provengono dalla tassa di possesso (il bollo, per capirci) mentre le tasse che gravano sulla RCAuto, che già pesa maledettamente di suo sulle spalle degli automobilisti, fruttano altri 4,5 miliardi (ci sono dentro anche le coperture per furto e incendio). Non manca il contributo dei parcheggi e delle multe, che fanno altri 5,2 miliardi. E per buona misura, mettiamoci dentro anche l’Ipt (la incredibile imposta provinciale di trascrizione) che fa 1,4 miliardi, e la quota fiscale sui pedaggi autostradali, con 1,7 miliardi. Misero il contributo dei lubrificanti, appena 860 milioni

Questa enorme massa di soldi ha gravato per 1.657 euro su ogni cittadino proprietario di una automobile, mentre il 1.305.000 di italiani (nel 2007 erano 2,5 milioni) che lo scorso anno ne ha comprata una nuova ha versato, come media, un filino più di 4.000 euro solo di Iva e di diritti della motorizzazione. Poi dice che uno prende la bicicletta!

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